"Movida, la giunta ha fallito e chieda scusa ai cittadini"

Sopralluogo di FdI e Noi Moderati in via Melzo, Lecco e Tadino: "Caos e criminalità. Minacce a chi protesta"

"Movida, la giunta ha fallito e chieda scusa ai cittadini"
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Un sopralluogo consiliare notturno, alla presenza delle istituzioni cittadine e della stampa, perché chi governa Milano venga a vedere e sentire di persona la realtà che troppi ignorano. E la richiesta che faranno formalmente in giunta i consiglieri comunali di Milano Pietro Giorgio Celestino e Marco Cagnolati di Fratelli d'Italia che, insieme a Mariangela Padalino di Noi Moderati e ai consiglieri del Municipio 3 sabato sera, fino all'una e mezza e su richiesta dei comitati della movida, hanno fatto un sopralluogo nelle vie Melzo, Lecco, Panfilo Castaldi e Tadino, raccogliendo sul posto e in diretta la rabbia e le testimonianze dei residenti.

«Quello che abbiamo visto e sentito è inaccettabile: in quelle strade si è superato ogni limite, sotto il profilo della salute pubblica, della sicurezza e della vivibilità - spiega Cagnolati -. Abbiamo registrato valori medi superiori a 75 decibel fino all'alba. L'OMS indica 55 decibel come soglia massima notturna: oltre quel limite, la salute è a rischio. Si tratta di un valore recepito anche dalle normative nazionali e dai regolamenti comunali. Nelle abitazioni perfino in quelle insonorizzate a spese dei residenti la situazione è spesso anche peggiore».

E prosegue: «Marciapiedi invasi dai dehors, persone costrette a camminare in strada anche disabili e bambini perché lo spazio pubblico è stato occupato. Quindi auto parcheggiate in doppia fila che bloccano gli ingressi ai box. E chi osa chiedere rispetto si ritrova con l'auto rigata o aggredito verbalmente».

E gli esempi si sprecano. In via Melzo, in un locale gremito fino all'inverosimile, le transenne del dehors bloccavano l'uscita. In caso di emergenza, sarebbe bastato un attimo di panico per trasformare quella folla in una trappola mortale. In via Panfilo Castaldi, una residente ci ha raccontato di avere una discoteca sotto casa che suona techno fino alle 6 del mattino. C'è chi si è ammalato fisicamente e psicologicamente per questa situazione. E non può nemmeno vendere casa: nessuno vuole trasferirsi in un inferno.

In un comunicato Cagnolati, Padalino e Celestino spiegano che questa giunta ha fallito nella gestione della movida. Ha concesso licenze su licenze, sovraccaricando quartieri già in sofferenza. Troppi bar si trasformano in discoteche a cielo aperto. Il risultato? Il caos. «Il Comune dovrebbe chiedere scusa a chi ha visto la propria vita rovinata. E agire. Subito. Con regole efficaci, non palliativi. Serve una strategia concreta e intervenire in maniera seria contro le occupazioni dello spazio pubblico attraverso la polizia locale.

«Nessuno vuole una città triste. Ma una città vivace non può essere una città dove il diritto al riposo, alla salute e alla sicurezza viene calpestato - conclude Cagnolati - La situazione è vergognosa. In Consiglio comunale chiederemo al sindaco di intervenire direttamente.

I cittadini non possono più essere lasciati soli».

Aggiunge Mariangela Padalino: «Il Comune può intervenire eccome! Anche solo attivando strumenti per sgomberare la folla appena chiusi i locali. La volontà politica deve sostituire il silenzio e l'inazione».

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