Mr Gomorra si è fatto la sua società

In vista dell'uscita del suo nuovo libro, attesa per fine anno, Roberto Saviano diventa imprenditore di se stesso. Il 24 gennaio, l'autore di Gomorra si è presentato davanti a un notaio di Caserta per costituire la Silro srl, con sede legale a Parma. L'oggetto? «la gestione dei rapporti giuridici, economici e fiscali derivanti dalla titolarità dei diritti d'autore», si legge nello statuto. La Silro potrà anche fornire servizi di segreteria e pubbliche relazioni, organizzare l'agenda degli impegni e incontri di Saviano con la stampa nazionale ed estera, fare editing ai testi. Non solo. Fra le attività accessorie è prevista la possibilità di compiere operazioni immobiliari, industriali e finanziarie, assumere partecipazioni in altre imprese, consorzi o ditte con scopi analoghi, accedere a forme di finanziamento nazionale e internazionale, partecipare all'assegnazione di prestiti, agevolazioni e contributi da parte di Stato, regioni e Unione europea.
Il capitale sociale dell'srl è di 25mila euro, di cui 23.750 messi da Saviano e 1.250 investiti da tale Silvana Ghiara, nominata amministratore unico. Il cognome è lo stesso della madre di Roberto. Per gli affari, meglio tenere tutto in famiglia.


Nella Silro finiranno anche i diritti d'autore del prossimo libro di cui ancora non si conosce il titolo che sarà pubblicato a fine anno dalla Feltrinelli, come annunciato mercoledì dal direttore editoriale Gianluca Foglia a Repubblica: «Un progetto potente e coraggioso, di forte respiro e tematica internazionale, che uscirà in contemporanea in Europa e in America, pubblicato dal gruppo Penguin». L'annuncio di Foglia conferma il divorzio fra Saviano e la Mondadori che aveva pubblicato nel 2006 il suo primo best seller. Divorzio consumato ieri dallo scrittore con il duro articolo apparso sempre su Repubblica.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica