Quel "né, né" tomba del Pd

Con i Cinque Stelle ma in contrasto con Conte, con Sala ma anche con i suoi aguzzini, con Falcone ma se serve anche no, contro Putin ma faccia pure, insomma l'elenco delle incongruenze abbraccia uno spettro assai ampio

Quel "né, né" tomba del Pd
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A furia di «né, né» la sinistra rischia di non essere nessuna delle cose che vorrebbe essere. È già capitato nella storia, ci si ricorda ancora quel drammatico «né con lo Stato né con le Br» coniato da Lotta Continua all'insorgere del terrorismo rosso e fatto proprio da non pochi intellettuali d'area. Oggi la situazione è certamente meno drammatica ma non meno confusa. «Né con i Cinque Stelle né contro i Cinque Stelle» è ciò che sta togliendo identità e spazi di manovra politica al Pd di Elly Schlein, perché mentre Conte ha gioco facile a ribadire l'anima giacobina del suo partito a ogni occasione, la segretaria oscilla come un pendolo tra aspirazioni riformiste e rigurgiti del peggior populismo giustizialista del suo alleato. E ancora. Né con Putin né con il riarmo per fermare Putin. E, stando all'attualità stretta, «né con Sala né con i magistrati che stanno dando la caccia al sindaco di Milano», anche se letteralmente è declinato «sia con Sala sia con i pm» (cambiando i termini la conclusione è la stessa): se credi a Sala, che difende l'operato suo e della sua squadra, non puoi avere fiducia e stima nella Procura di Milano; viceversa se credi nell'onestà e capacità dei magistrati - non dovresti tenerti il sindaco come se nulla fosse. Andiamo avanti. La memoria di Giovanni Falcone è stata sequestrata come patrimonio esclusivo della sinistra (il giudice eroe tale era per idee politiche), ma durante l'acceso dibattito sulla riforma della giustizia il Pd si è ben guardato dal ricordare che fu proprio lui il primo a mettere con forza sul tavolo la questione della separazione delle carriere tra giudici e pm che il Pd dice oggi essere incostituzionale - come «essenziale e non più derogabile per il buon funzionamento della magistratura». Con i Cinque Stelle ma in contrasto con Conte, con Sala ma anche con i suoi aguzzini, con Falcone ma se serve anche no, contro Putin ma faccia pure, insomma l'elenco delle incongruenze abbraccia uno spettro assai ampio.

Domanda: ma se il Pd volesse allargare la sua base elettorale, invece di allearsi con chiunque gli passi attorno, parassiti compresi, non farebbe prima a dire una volta per tutte e con chiarezza da che parte sta? Così, per curiosità. Ma anche, per stare in tema, per onestà intellettuale e politica.

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