No Meloni Day: al via oggi le manifestazioni studentesche

Sono oltre 30 le piazze che gli studenti hanno dichiarato di voler prendere contro il governo Meloni e per la Palestina al grido di "blocchiamo tutto"

No Meloni Day: al via oggi le manifestazioni studentesche
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Oggi è il "No Meloni Day" per gli studenti delle scuole medie e superiori, che hanno scelto di scioperare (ancora di venerdì) genericamente contro il governo, includendo tutta una serie di temi che partono dalla Palestina e arrivano fino alla riforma Valditara e alla Manovra. Da quel che si sta delineando, il fronte non è compatto perché da un lato ci sono i moderati della Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari, che già alle prime ore del mattino hanno calato dal Pincio lo striscione "Agitiamoci" e dall'altra ci sono gli studenti radicali organizzati dalle organizzazioni comuniste Osa e Cambiare Rotta.

Questi hanno preso nettamente le distanze dai loro "colleghi" moderati con comunicati in cui li accusano di "appoggiare" il Pd e le organizzazioni sindacali e già da ieri sera diffondono sui social le immagini delle barricate create nelle scuole con l'obiettivo di impedire l'accesso a chiunque voglia dissociarsi dallo sciopero. "Blocchiamo tutto", è il loro slogan ed è massima allerta in stazioni, porti e aeroporti. La città maggiormente attenzionata è Bologna, dove quest'oggi è prevista la visita di u na parte dei ministri del Governo Meloni, che sono stati messi nel mirino dai manifestanti. A Roma, invece, l'obiettivo degli studenti è raggiungere il ministero dell'Istruzione dove dicono, "chiederemo di essere ricevuti da Valditara, l'unico che non ci ha mai incontrato". Questa è la richiesta del coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti, tra i gruppi più moderati. "Soldi alla scuola non alla guerra", scrivono i ragazzi di Osa. Vicino a un palo sono stati appoggiati i fantocci ripieni di carta con i volti della premier Meloni, della ministra Bernini e del senatore Gasparri. "Contro la finanziaria di guerra vogliamo minimo 20 miliardi per università e ricerca", si legge su un altro cartello di Cambiare Rotta.

Tra i manifestanti anche i ragazzi di Fridays for future che tornano in piazza per il clima. Alle 10 è previsto anche un altro corteo organizzato dai collettivi autonomi che raggiungerà prima il ministero dell'Istruzione e poi l'ufficio scolastico regionale.

Articolo in aggiornamento

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