Ultim'ora
Corea del Sud, Parlamento destituisce il presidente Yoon
Ultim'ora
Corea del Sud, Parlamento destituisce il presidente Yoon

Non ce l'ha fatta il Terri Schiavo italiano

Non ce l'ha fatta il Terri Schiavo italiano

Era considerato il caso «Terri Schiavo» d'Italia: Salvatore Crisafulli è morto ieri mattina a Catania, a casa sua. Insieme alla sua famiglia, che da anni conduceva, con lui e per lui, la battaglia per garantire la vita anche a chi, come quest'uomo di 48 anni, aveva ricevuto una diagnosi senza speranze: coma vegetativo permanente.
Crisafulli era entrato in coma nel 2003, dopo un incidente terribile. Ma due anni dopo, il miracolo: Crisafulli si era risvegliato. Era paraplegico, ma cosciente, e riusciva a comunicare con gli occhi, grazie a un computer a scansione. Ma negli ultimi giorni le sue condizioni erano peggiorate, fino all'arresto cardiaco di ieri mattina. Con il fratello Pietro aveva costituito una associazione, «Sicilia Risvegli», per le persone sofferenti e malate come lui, uscite da un periodo di coma. È stato Pietro a chiedere alle autorità la possibilità di ricorrere a una cura con le cellule staminali. Aveva iniziato anche uno sciopero della fame, poi interrotto. Proprio per potere utilizzare la cura con le staminali, lo scorso 12 febbraio Pietro Crisafulli aveva chiesto l'intervento della magistratura: l'udienza al Tribunale di Catania era stata fissata per il 16 aprile prossimo.

Pietro Crisafulli - che a TgCom ha dichiarato: «Siamo stati abbandonati» - dopo avere curato per tanti anni il fratello Salvatore non esclude ora di presentare un esposto per «omissione di soccorso» per un presunto ritardo di tre giorni in una visita domiciliare di un medico pneumologo.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica