Ancora oggi conosciamo una minima parte del mondo animale che pure ci circonda. Quanto al comportamento, anche degli animali più comuni, dobbiamo attendere gli studi dei grandi etologi del secolo scorso e le riprese dei documentari seri, per apprendere conoscenze di base che, solo poche decine d'anni prima, o mancavano totalmente o erano surrogate con l'ausilio dell'inesauribile fantasia umana. Il sito Mother Nature Network pubblica una specie di Top Ten di queste bufale che spesso vengono usate come metafore di certi comportamenti umani. «Nasconde la testa sotto la sabbia». Lo si dice per chi non vuole affrontare la realtà e chi nasconde la testa sotto la sabbia è notoriamente lo struzzo che invece, quando è in pericolo, o fugge sfruttando la sua invidiabile velocità di oltre 60 Km orari, o si allunga immobile sul terreno, come fanno diverse specie di uccelli, per far credere al nemico di essere morto. Che «il toro veda rosso» è un'altra leggenda metropolitana derivata dalla tradizione della corrida dove il matador muove la muleta, un drappo rosso attaccato a un bastone, che manderebbe su tutte le furie il bovino costringendolo all'attacco. In realtà i tori non percepiscono il colore rosso, essendo daltonici, e la risposta è dovuta all'ondeggiare del drappo contro il quale si scagliano.
Procedendo nella curiosa scaletta dei falsi, ci imbattiamo nel suicidio di massa dei lemming, piccoli roditori simili a criceti, che si getterebbero dalle scogliere delle zone artiche quando la loro popolazione supera un certo numero di esemplari. Qui, dobbiamo la bufala, al grande Walt Disney che, in un suo documentario del 1958 («White Wilderness») creò artificialmente una situazione simile. Un altro falso riportato dal network americano, in realtà è un mezzo falso perché invece contiene una parte di verità. Molte persone rabbrividiscono di fronte a un rospo, tanto che la fanciulla delle favole, deve baciare il batrace per avere il principe azzurro. Se non è vero che il contatto con il rospo fa nascere le verruche, è però vero che l'anfibio emette, da alcune ghiandole site a lato degli occhi, in caso di pericolo, la «bufalina»(si chiama proprio così), una sostanza irritante anche per la nostra pelle. «É veloce come un bradipo» si dice di persona che si muove con lentezza. In realtà la studiata calma del bradipo tridattilo è dovuta al suo metabolismo, visto che si nutre di foglie che richiedono lunghi tempi per la digestione e alla necessità di non farsi vedere da un'aquila che ne predilige la carne.
Alla «scaletta» del network, potremmo aggiungere qualche bufala di casa nostra.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.