
Banalità spacciate per un pensiero critico contro il governo guidato da Giorgia Meloni, accuse pesanti contro l’esecutivo di centrodestra e, come se non bastasse, attacchi sul piano personale rispetto alle scelte politiche adottate in economia. Questo, a grandi linee, è l’intervento del capo della Cgil, Maurizio Landini, andato in onda ieri sera su La7. Ospite in prima serata di Luca Telese e Marianna Aprile a In Onda, il programma di approfondimento politico su La7.
Prima Landini se la prende con chi ha la pretesa di ricevere una consegna a domicilio con questo caldo. “Non muori di fame se non ti portano la pizza, è a rischio la vita”, esordisce senza freni il numero uno della Cgil. Che poi argomenta meglio il discorso spiegando come si "debba ragionare su una sospensione del lavoro" o delle "pause" per evitare tragedie sul posto di lavoro. Una dichiarazione di buon senso che però nasconde sia una frecciata a Glovo sia un attacco all’esecutivo. Glovo aveva annunciato un aumento progressivo della retribuzione in base al livello di calore: un bonus del 2% per temperature tra i 32 °C e i 36 °C, del 4% tra 36 °C e 40 °C, fino all’8% oltre i 40 °C. Le somme aggiuntive sarebbero state corrisposte il 21 settembre. L'azienda aveva motivato la misura come un “intervento compensativo”. Misura poi sospesa in attesa di un tavolo di confronto con i sindacati.
Il segretario della CGIL Maurizio Landini è intervenuto duramente sulla vicenda, sottolineando l’assurdità di pretendere consegne a domicilio con temperature estreme. Secondo Landini, nessun incentivo economico può giustificare il rischio per la salute e la vita dei lavoratori. Il riferimento è proprio al governo e alle sue scelte. Poi, a stretto giro, arriva la lezione sulla politica economica adottata dall’esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia. "Il problema di questo Paese non sono i soldi, ci sono: il problema è che non li vanno prendere dove ci sono", sottolinea senza timore di smentita Landini.
Un modo per buttare la palla in tribuna e continuare a non vedere la realtà dei fatti: i soldi scarseggiano e quei pochi che ci sono, nella maggior parte dei casi, sono stati sprecati con misure assistenzialiste o poco efficienti a breve e lungo termine.