
Una delle strategie maggiormente in uso dalle frange antagoniste è incentrata sull contrastare le manifestazioni di piazza di esponenti che dal loro punto di vista sono nemici, più che avversari. È successo anche oggi a Torino, dove la Lega era impegnata in un presidio ai giardini Madre Teresa di Calcutta in Corso Vercelli, nel quartiere Aurora, per la sicurezza. "Hanno cercato di bloccare il nostro presidio, di non farci passare in mezzo ai giardini, di non farci parlare con i residenti. Hanno inoltre lasciato scritte intimidatorie, insulti e minacce sui muri. Insomma il triste spettacolo di questi delinquenti che purtroppo Torino conosce da tempo e che sono coccolati dalla amministrazione di sinistra che guida il Comune", ha denunciato Silvia Sardone con Elena Maccanti, deputata e segretario Lega Torino provinciale, Fabrizio Ricca, capogruppo della Lega in consiglio comunale e Giuseppe Catizone, consigliere comunale Lega.
Fortunatamente non ci sono stati scontri ma le contestazioni all'eurodeputata e a tutti i presenti non sono mancate. "Sardone pescatrice, entra che ti salutiamo", si legge in una delle scritte lasciate sull'asfalto prima dell'arrivo del vicesegretario della Lega. "Le Sardon, qui, le friggiamo", si legge in un'altra scritta. Il presidio si è comunque svolto regolarmente e fortunatamente senza incidenti, come è accaduto nella giornata di ieri davanti al Liceo Artistico Primo, sempre di Torino, dove i collettivi e il personale scolastico hanno allontanato dall'esterno della scuola i militanti di Gioventù Nazionale che stavano svolgendo una semplice e pacifica opera di volantinaggio.
Quello che è accaduto ai giardini Madre Teresa di Calcutta durante il presidio della Lega, si legge nella nota, è "il triste spettacolo di questi delinquenti che purtroppo Torino conosce da tempo e che sono coccolati dalla amministrazione di sinistra che guida il comune. Noi comunque non siamo scappati e siamo rimasti a ribadire il nostro impegno contro l'insicurezza e il degrado di questa zona. Qui infatti i giardini sono diventati il regno dell'illegalità, alimentando un senso di inaccessibilità per i residenti del quartiere". La Lega di Torino, conclude la nota, "chiede maggior tutela per i cittadini e per chi frequenta il parco, maggiori controlli e soluzioni come la chiusura del cancello nelle ore notturne.
Troviamo però il persistente immobilismo del Comune che invece di risolvere le problematiche nei quartieri, preferisce fare regali agli estremisti di sinistra che anche oggi ci hanno regalato le solite scene di patetico odio. Noi non molliamo e continueremo a pungolare l'amministrazione, senza farci intimidire da chi, evidentemente, conosce solo il linguaggio della violenza".