Concorso per la scuola, macché opportunità. Che non diventi la solita fabbrica all'italiana di illusioni, sprechi (soldi e tempo) e disagi. Piovono critiche, da destra a sinistra passando per i sindacati, sull'ultima del governo, riguardo le assunzioni nel mondo dell'Istruzione: in autunno ci sarà l'esame di ingresso per quasi 12mila insegnanti. «Ma quali novità od occasioni - tuona la Lega -. Dal concorso, tra l'altro annunciato per la terza volta, i giovani sono praticamente esclusi». L'Anief ritiene «illusoria e ingiusta» la decisione del ministero di bandire un concorso per posti nelle scuole statali di ogni ordine e grado: «Ci sono già 250mila docenti vincitori, in lista di attesa da tanti anni, che hanno tutti i titoli per essere assunti». Da qui l'appello del partito democratico, che chiede a chiare lettere di «stabilizzare prima gli insegnanti che sono precari dal 1999». Non solo, anche tra i sindacati serpeggia il timore di veder rinascere ulteriori graduatorie, destinate a restare «in vita all'infinito». Inoltre non si capisce «se al concorso potranno partecipare anche coloro che non hanno l'abilitazione - fa sapere la Flc-Cgil -.
Per dare credibilità all'esame occorre mettere in campo un piano pluriennale di assunzioni per il graduale svuotamento delle liste di attesa a esaurimento». Negli ambienti del centrodestra infine, si fa notare come l'esecutivo dei tecnici sia «tutto intento a tagliare il nastro di una riforma tutta costruita dal precedente governo Berlusconi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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