Nuovo sorpasso, il centrodestra è in testa

RomaDura poco l'euforia del centrosinistra scattata all'indomani della rinnovata fiducia al governo Letta. Il recupero di consensi che aveva fatto seguito alla spaccatura interna al Pdl sembra essere già evaporato. L'ultimo sondaggio condotto da Swg per il Corriere della Sera racconta di un ribaltamento degli umori e dei consensi popolari e di un «controsorpasso» effettuato dal centrodestra nel suo complesso. Ma soprattutto la rilevazione certifica una caduta a picco del partito di Via del Nazareno.
Se all'indomani della bagarre al Senato il centrosinistra aveva superato il centrodestra - 36,4% contro il 34% della coalizione avversaria - ora a una settimana di distanza il quadro appare ribaltato. La coalizione potenziale composta da Pdl, Lega, Fratelli d'Italia, La Destra più partitini vari arriva a toccare il 35,4%. Sull'altro fronte, invece, il Partito democratico e Sel si fermano al 32,9%, con un Pd in caduta libera, dal 31,2 al 27%. Il Movimento Cinque Stelle si attesta attorno al 20%, ai livelli di inizio ottobre, mentre acquistano consensi i centristi che recuperano qualche decimale, arrivando al 6,3% (con Scelta civica al 5,1% e l'Udc all'1,2%).
La fotografia è dunque quella di una situazione in cui a fare le spese delle turbolenze autunnali dell'esecutivo, del terremoto delle dimissioni (poi rientrate) dei ministri Pdl e della possibile scissione degli «alfaniani» è soprattutto il partito di Guglielmo Epifani. E questo nonostante il Pdl registri una lieve flessione, al 24,6%. Reggono o recuperano gli altri partiti del centrodestra con la Lega al 5,5%, Fratelli d'Italia al 2,8, La Destra è all'1,4%.
Le interpretazioni e le letture di questo «controsorpasso» non sono univoche. Per Swg «si ripropone il tema di una soluzione governativa che raccoglie un gradimento legato soltanto alla preoccupazione del salto nel buio ma continua a convincere poco l'opinione pubblica». Ma c'è anche chi sostiene che il calo del Pd possa essere legato alle posizioni confuse assunte sulla Bossi-Fini, a quella richiesta di abolizione sic et simpliciter non sostituita da alcuna proposta alternativa e interpretata da molti come un generico: «Apriamo le frontiere». In questo senso un sondaggio Euromedia Research pochi giorni fa svelava che l'80% degli italiani sarebbe contrario alla cancellazione del reato di clandestinità (e tra questi molti elettori del Pd).

Altri, invece, pensano che la caduta libera di Via del Nazareno sia legata alla percezione di una presenza ancora decisiva di Silvio Berlusconi negli equilibri della maggioranza. Insomma, un classico schema da disillusione antiberlusconiana di fronte alla pervicace resistenza del «nemico».