«Di nuovo al voto tra sei mesi se non vinciamo»

«È solo questione di tempo: o si arrendono subito o si arrenderanno tra sei mesi, un anno al massimo. Nessun esecutivo può governare un Paese in macerie e non possono governarlo quelli che lo hanno reso tale. Noi riempiamo un vuoto, che nelle altre parti viene riempito dai fascisti e dai nazisti. Noi teniamo calmi gli animi, ma devono capire che per loro è finita». Beppe Grillo usa poche parole per delineare il futuro prossimo dell'Italia: ingovernabilità, qualche mese di tentennamenti e poi di nuovo alle urne. Vietato anche solo accennare a scouting, apparentamenti o cose del genere: «Abbiamo un nostro programma - spiega il comico durante un'intervista trasmessa da Class-Cnbc - e saremo l'ago della bilancia di tutto. Il nostro programma è costituito da idee che non sono né di destra né di sinistra, perché le nostre idee o sono buone o sono cattive. Noi non seguiremo nessun altro, sono loro che saranno costretti, se ci saranno ancora, a seguire le nostre idee: cemento zero, wi-fi libero e gratuito, passare dal petrolio alle rinnovabili, diminuzione dell'orario di lavoro, detassazione della piccola e media impresa».

Infine un passaggio sulla vicenda Mps, uno dei cavalli di battaglia dei comizi di Grillo degli ultimi tempi: «È il più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica. Sono coinvolti tutti i vertici dello Stato, tutti i partiti politici e stanno cercando di coprire i fatti con l'informazione che depista le notizie».

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