Quando gli raccontato che i manifesti pubblicitari dell'ultimo film di Batman sono stati taroccati con la sua faccia un po' per tutta Roma un sorriso se lo lascia scappare. Non tanto per il titolo della pellicola (Il cavaliere oscuro - Il ritorno) che associato alla data di uscita del film (al cinema dal 29 agosto) è piuttosto evocativo visto che sono settimane che si disserta sul possibile ritorno in campo di Berlusconi. Quanto perché, la butta lì l'ex premier, «almeno facciamo un po' di campagna elettorale a costo zero», che questa volta il budget sarà decisamente ridimensionato rispetto alle campagne elettorali degli ultimi anni. Una battuta, certo. Che dà però la misura di quanto il Cavaliere sia già con la testa sulle elezioni. D'altra parte, che si voti a novembre oppure a marzo poco cambia: è chiaro che la campagna elettorale è ormai alle porte.
Certo, resta da sciogliere il nodo della discesa in campo. Anche se tutti o quasi nel Pdl sono convinti che Berlusconi stia solo cercando di creare un po' di suspense prima dell'annuncio in pompa magna magari sul finire di settembre. D'altra parte, la cosa doveva restare riservata e pare che il Cavaliere se la sia presa non poco per la «fuga di notizie» di inizio luglio. Sul fatto che l'ex premier tornerà in prima linea, però, sono pronti a scommettere più o meno tutti. Daniela Santanché, per esempio. Secondo l'ex sottosegretario, infatti, «la candidatura di Berlusconi a premier è ormai certa». Ma anche Mariastella Gelmini ha pochi dubbi e vede un Cavaliere già «in prepartita».
Ed effettivamente Berlusconi continua a lavorare sui diversi dossier che riguardano la campagna elettorale anche in questi giorni di relax a Porto Rotondo. Concentrandosi soprattutto sul partito (come già noto da tempo, il nuovo nome sarà Grande Italia) e sulle prossime liste elettorali. Ad alcuni coordinatori regionali del Pdl, infatti, il Cavaliere avrebbe chiesto non solo di presentargli facce nuove e giovani, ma anche di dargli una mano a tenere a bada gli «impresentabili». Intanto chi ha carichi pendenti con la giustizia, perché - è il senso del ragionamento - non possiamo permetterci di fare la campagna elettorale a colpi di fedine penali. Ma anche chi ormai sta in Parlamento da decenni, nonostante Berlusconi sappia bene che senza una regola chiara che sancisca un numero massimo di legislature sarà difficile chiedere a chi è nel gruppo dirigente di farsi da parte. «Voglio un vero rinnovamento», va però ripetendo in questi giorni il Cavaliere quando parla delle prossime candidature. Una partita che si annuncia complicata anche perché sarà caratterizzata dal solito tira e molla tra ex Forza Italia ed ex An e che in Lombardia sarà ancora più dura visto che pure Cielle chiede di essere adeguatamente rappresentata.
Si stringe, intanto, sul fronte della riforma elettorale. Il 29 agosto, infatti, potrebbe non essere solo il giorno della prima cinematografica de Il cavaliere oscuro - Il ritorno ma anche quello in cui nel comitato ristretto del Senato si arriva a un'intesa sul proporzionale con una bozza comune che preveda il premio di maggioranza del 15% al primo partito e un meccanismo misto di collegi e liste bloccate. I contatti agostani tra Denis Verdini per il Pdl e Maurizio Migliavacca per il Pd avrebbero infatti portato a un passo dall'accordo. Che dovesse essere ratificato già la prossima settimana potrebbe trasformarsi in una nuova legge elettorale per inizio ottobre.
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