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Casaleggio si scaglia contro Conte: ecco perché

Il presidente di Rousseau critica il nuovo corso dei 5 Stelle: "Stanno stipendiando anche gli ex. Oggi c'è una persona che decide un capolista o un amico da mettere al Csm"

L'ex pentastellato Davide Casaleggio
L'ex pentastellato Davide Casaleggio

Il nuovo corso del Movimento 5 Stelle è finito di nuovo nel mirino di Davide Casaleggio, che senza mezzi termini si è scagliato contro la fisionomia assunta dalla creatura politica del padre (ormai diventata sempre più simile a quella di un partito) e dall'etica di base che ha subito innumerevoli cambiamenti negli ultimi anni. Il presidente dell'Associazione Rousseau non ha risparmiato critiche a Giuseppe Conte, mettendo in luce tutte le involuzione che stanno caratterizzando i grillini.

Casaleggio attacca il M5S

Casaleggio è intervenuto in occasione della presentazione del libro di Emanuele Buzzi "Polvere di stelle" senza far mancare considerazioni al veleno all'indirizzo del Movimento: "Oggi sta stipendiando le persone per fare qualunque attività, anche gli ex parlamentari stanno stipendiando". Il riferimento implicito potrebbe essere alla sorte di paracadute per chi è rimasto fuori dal Parlamento: si parla ad esempio di un possibile ruolo come collaboratori dei gruppi per Vito Crimi e Paola Taverna.

Il numero uno dell'Associazione Rousseau ha toccato anche il tema relativo alla restituzioni, su cui i vertici del M5S stanno riflettendo per apportare un cambio di passo rispetto al passato che farebbe crollare l'ennesimo pilastro storico: "Quando due su tre dei parlamentari che devono decidere se i parlamentari devono tenersi o meno 700mila euro, è ovvio che a queste due persone conviene dire di sì. Quando c'è un conflitto d'interessi così chiaro diventa problematico poi creare delle regole che tutti rispettino".

Casaleggio si è detto dispiaciuto per la scissione innescata lo scorso anno in seguito alla fuga dei parlamentari che hanno preferito seguire Luigi Di Maio nell'avventura di Impegno Civico. Le lamentele sul conto del Movimento riguardano in particolar modo i principi riscritti e le regole disattese: "Vedo un' involuzione dell'organizzazione che era stata messa in piedi. C'è una persona che decide un capolista o un amico da mettere al Csm".

La frecciatina a Conte

Neanche Giuseppe Conte è stato esentato dalle frecciatine. "Se ci si innamora del palazzo in centro a Roma con l'ufficio faraonico, se ci s'innamora di stipendi importanti, perché sennò non si può andare a Cortina...", ha dichiarato Casaleggio. Il riferimento è al modo in cui il Movimento è cambiato sotto la guida dell'ex presidente del Consiglio, che non è proprio coerente con le origini della galassia grillina.

Infatti c'è una netta asimmetria tra i 5 Stelle di oggi e quelli del passato su fronti importanti come restituzioni e alleanze politiche. Da qui l'ennesima stoccata del presidente dell'Associazione Rousseau: "Ovviamente quando uno diventa parlamentare ha accesso a uno stipendio da 13mila euro e può farne quello che vuole. Il tema è che noi abbiamo dimostrato che si può fare politica in modo diverso, in modo francescano". Il tutto seguito da un'altra considerazione per rimarcare l'eccessiva gestione centralizzata: "Dovrebbe cambiare nome, perché oggi si fonda su un'altra organizzazione: è il partito di Conte".

Il rapporto con Grillo e il partito nuovo

Casaleggio si è espresso pure sul rapporto con Beppe Grillo, facendo sapere che spesso si scambiano gli auguri quando c'è occasione. Casaleggio ha affermato che il comico genovese "ha la stanchezza di aver portato avanti per 15 anni un movimento politico importante, sacrificando la sua vita personale". Allo stesso modo ha precisato di avere "buoni rapporti con tante persone" che ancora oggi sono nel Movimento.

Infine è stata nuovamente lasciata la porta aperta per un ipotetico nuovo partito. Da tempo circolano voci e indiscrezioni sulla possibilità di dare vita a una formazione politica: anche se non sono arrivate conferme ufficiali in merito, Casaleggio ha comunque fatto notare che ci sarebbero i presupposti per muoversi in questo senso. "Oggi si è creato un grandissimo spazio nell'astensionismo per coinvolgere le persone.

Costruire strumenti di partecipazione è l'obiettivo che mi sono sempre posto in passato e che mi porrò anche in futuro", ha sostenuto.

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