
Proprio nel giorno in cui il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani ha ufficialmente chiesto di rinviare di un anno l'introduzione della Sugar tax, il Pd ha presentato una proposta di legge per introdurre fin da subito la nuova imposta.
"Il consumo di zucchero è un problema anche nel nostro Paese, ma nessuno vuol vietare o proibire alcunché. Vogliamo solo fare prevenzione per dare degli strumenti di scelta consapevole", puntualizza la deputata dem Eleonora Evi, prima firmataria della proposta di legge per la tutela della salute dei consumatori di prodotti alimentari contenenti zucchero e zuccheri aggiuntivi. "Lo zucchero, soprattutto quello presente nelle bibite, è una delle principali cause di obesità", ha spiegato il medico ed epidemiologo Franco Berrino che ha accusato le industrie dolciarie di aver corrotto i nutrizionisti per nascondere gli effetti dannosi dello zucchero. Berrino ha, inoltre, spiegato che chi fa uso di Stevia o altri dolcificanti aumenta molto rapidamente il nostro desiderio di zucchero che aumenta molto di più che se si usasse direttamente lo zucchero vero e proprio. "Gli studi effettuati nei Paesi che hanno introdotto la sugar tax dimostrano cheil consumo di zucchero da parte dei consumatori diminuisce del 15%", ha aggiunto l'esperto. Anche Natalia Gera, health coach Intensive, sul tema è stata molto netta: "Ormai è una necessità introdurre la sugar tax che è già presente in Messico, Sudafrica, Regno Unito e Spagna" e ha sottolineato la necessità di introdurre l'educazione alimentare nelle scuole. Il deputato dem Marco Furfaro ha posto l'accento su un altro importante tema: "Spesso i prodotti più zuccherati sono anche quelli che costano meno e le persone più povere sono costrette a comprare prodotti meno sani. Serve una maggiore consapevolezza anche con un'etichettatura più trasparente". Anche per questo motivo il Pd ha deciso di fare di questa legge "una sua bandiera".
"Purtroppo la politiche cede al conservatorismo, ma il capitalismo è sempre più avanti. Laddove è stata introdotta questa tassa, le imprese hanno continuato a produrre normalmente abbassando semplicemente la quantità di zucchero presente nei prodotti", ha aggiunto Furfaro sottolineando che una norma di questo tipo aiuterebbe a migliorare la salute delle persone e ridurrebbe i costi del sistema sanitario nazionale. "Siamo in un Paese in cui dobbiamo farci carico delle persone che vengono curate dal Ssn. Le tasse servono a quello. E comunque stiamo parlando di un qualcosa come l'eccesso di zuccheri che fa male. Non stiamo parlando di tassare l'acqua", ha detto il deputato toscano risponendo alle critiche. "Stiamo parlando di un'imposta dello 0,02 centesimi per litro per prodotti che contengono da 5 grammi ai 7,99 grammi fino a 0,30 centesimi per i prodotti più complessi", ha precisato la sua collega Evi. Ma, per quanto bassa possa essere, si tratta per sempre di una nuova imposta. Oggi, per una nobilissima causa, si va a colpire gli zuccheri aggiunti.
Domani, dopo le merendine e le bibite gasate, dovremmo aspettarci anche un obolo sulla carbonara e sull'amatriciana per ridurre il colesterolo dei romani e dei turisti della Capitale? Il Pd si dimostra essere ancora una volta il partito delle tasse...