Roma Benvenuti in piazza Sanremo. Dove rischia di svolgersi il più grosso comizio delle elezioni politiche 2013. Basta guardare il cast della kermesse per capire che quello che occuperà tutta la prossima settimana sarà il festival della concione italiana. Rigorosamente «de sinistra». Rigorosamente anti-Cav.
Partiamo dai conduttori. Luciana Littizzetto ha da sempre nel «Berlu» il suo bersaglio prediletto. Il 9 dicembre scorso a Che tempo che fa parlando del ritorno in campo del Cavaliere, disse: «È più forte di lui, quando il Paese si sta riprendendo lui deve intervenire», per poi erompere in un ormai celebre uso della perifrasi: «Non dico pudore, che è un sentimento antico. Ma una pragmatica sensazione di aver rotto il c...o?». Naturalmente i puntini sono solo nostri. Solo apparentemente più morbido il suo annoso padrone di casa e sodale, Fabio Fazio. Che finge di arginare «Lucianina» ma quando le telecamere spara bordate come questa: «Sarebbe una bella idea che Berlusconi decidesse a prescindere chi è il conduttore del festival», a commentare la richiesta del Cav di spostare Sanremo causa elezioni. L'acqua cheta di Savona.
Tra gli ospiti probabilmente anche Maurizio Crozza, in queste settimane in evidente stato di grazia. Spettacolare la sua imitazione di Berlusconi nell'ultima puntata di Ballarò mentre strapazza Bobo Maroni in studio e lancia il nuovo slogan del Pdl: «Tenetevi il resto!». Crozza negli ultimi anni ha spesso preso di mira il Cav (da ricordare l'«Oplà Silvio style») ma va detto che è stato ecumenico nelle sue prese in giro. È lui ad aver sdoganato come materia comica le astruse metafore di Bersani. È prudente anche Claudio Bisio, che «de sinistra» è, però lavorando praticamente da sempre per le reti Mediaset non ha mai fatto attacchi diretti a «Sua emittenza». Ma alle ultime elezioni per il comune di Milano fece girare un video in cui sosteneva chiaramente il candidato di estrema sinistra Giuliano Pisapia. AntiCav doc la componente della giuria Serena Dandini, che oltre ad aver definito a dicembre «zombie che ritorna» Berlusconi, nei suoi salotti televisivi ha sempre daro ampio spazio ai Cabspe (comici antiberlusconiani in servizio permanente effettivo). Tra questi Neri Marcorè, che un paio di anni fa in Parla con me interpretò con Luca Barbarossa uno sketch in cui due «parcheggiatori» cantano una cover antiberlusconiana di Senza fine, ribattezzata Senza Fini. E Nicola Piovani? Il musicista negli anni Novanta compose per Roberto Benigni la escatologica Quando vedo Berlusconi. E sul suo governo nel 2011 parlò a proposito della cultura di «atteggiamento delinquenziale».
Uno dei pezzi forti di Parla con me negli scorsi anni erano le canzoni magistralmente reinterpretate da Elio e le Storie Tese, che sul palco dell'Ariston saranno in gara. Ricordiamo Bunga Bunga sulle note di Waka Waka («Se non stai attento vai in galera per colpa dell'afìca») e poi Lamped.U.S.A. e Mamma gli ci vuol la fidanzata. Naturalmente da loro in quanto concorrenti non ci si può attendere dei comizi, ma conoscendo i tipi un guizzo in stile Elii è sempre possibile.
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