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Un Papa brasiliano tra favelas e Copacabana

Il viaggio apostolico in Sudamerica si svolge nel segno di Benedetto XVI.  Prima di partire, Bergoglio e Ratzinger hanno pregato insieme

Papa Francesco accoglie i giovani alla Stazione del Vaticano
Papa Francesco accoglie i giovani alla Stazione del Vaticano

Al via la Gmg 2013, o la «Settimana della gioventù» come l'ha ribattezzata Papa Francesco durante l'Angelus di ieri. «I protagonisti di questa settimana saranno i giovani. Tutti coloro che vengono a Rio vogliono sentire la voce di Gesù, ascoltare Gesù: “Signore, che cosa devo fare della mia vita? Qual è la strada per me?”». Domande come questa saranno la firma del pontefice latino americano sulla Gmg. Come dice a Il Giornale il cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici: «Non mancheranno alla GMG di Rio de Janeiro l'impronta di Papa Francesco e le sue sorprese. Le sue parole semplici e incisive, la sua gestualità spontanea, le sue domande concrete ed esigenti, da subito hanno saputo conquistare i giovani. E credo che i “giovani di Papa Francesco” siano disposti ad accogliere il suo invito ad andare controcorrente, a non aver paura di scommettere su alti ideali, ad essere veri discepoli e missionari del Vangelo». Come Ratzinger, anche Bergoglio, a pochi mesi dall'elezione compie il suo primo viaggio internazionale nella sua terra e in occasione del grande raduno giovanile. Il passaggio di testimone è stato suggellato da un incontro, in cui i due hanno pregato insieme.
Centinaia di migliaia di giovani attendono il Papa. Francesco li incontrerà tra giovedì e domenica, in un clima di festa e di preghiera, di fraternità e convivialità, sul tema «Andate e fate discepoli tutti i popoli». Tratto semplice e profondo, attenzione a Dio e agli ultimi: lo stile di Francesco emerge anche dal programma di questi giorni. Si tratta di un adattamento di quello studiato per Benedetto XVI, a cui il Papa ha voluto aggiungere alcuni «extra».
A partire dalle «periferie»: mercoledì visiterà l'ospedale São Francisco de Assis na Providência dell'ordine terziario francescano, dove sono ricoverati giovani indigenti e persone con dipendenze da droghe e alcool. Il giorno successivo sarà nella favela di Varginha, dove benedirà il nuovo altare e l'ambone della chiesa e pregherà con la comunità. Venerdì mattina, in arcivescovado, riceverà cinque giovani detenuti. In questo contesto risulta significativo l'appuntamento di venerdì pomeriggio per la via Crucis sul lungomare di Copacabana. Ognuna delle 14 stazioni sarà occasione per riflettere su una problematica sociale del Brasile: dalla droga alla violenza, dalla povertà alla prostituzione, dall'aborto alla disoccupazione, dai rischi legati alle nuove tecnologie alla malattia. «Le Gmg - sottolinea il cardinale Rylko - dimostrano, che nel mondo dei giovani è in corso una specie di “rivoluzione silenziosa”...».
La veglia di sabato sera al Campus Fidei di Guaratiba è il momento culminante, con il discorso del Papa nella prima parte e a seguire l'adorazione eucaristica. È questa una caratteristica delle Gmg targate Benedetto XVI, che Francesco ha voluto conservare. Così come il momento delle confessioni, venerdì a Quinta da Boa Vista. C'è un appuntamento fortemente voluto da Francesco: mercoledì si recherà come pellegrino al santuario di Nostra Signora di Aparecida, patrona del Brasile, per affidare alla Vergine il suo ministero e la Gmg.
Francesco alloggerà al centro Sumaré (come già Giovanni Paolo II), una cittadella che ospita diverse realtà della diocesi. È previsto che usi un'auto coperta per gli spostamenti lunghi e la jeep per passare tra la folla. Bergoglio non conosce le lingue: i discorsi saranno pronunciati alternativamente in portoghese e spagnolo, le confessioni dei ragazzi saranno in portoghese, spagnolo e italiano.

E saranno queste le lingue usate dal Papa anche al pranzo di venerdì con 12 ragazzi.

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