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Parma, sindaco grillino va a passo di lumaca: giunta ancora fantasma

Pizzarotti non trova la quadra, l'elettorato sbuffa. Oggi forse i primi nomi

Parma, sindaco grillino va a passo di lumaca: giunta ancora fantasma

Parma - Voleva cambiare il mondo, ma in due settimane non ha ancora chiarito da che parte comincerà. Federico Pizzarotti, neosindaco di Parma non sembra nemmeno godersi l’attimo di celebrità che lo proietta, nei sondaggi, davanti al pontefice. Al lavoro sulla squadra di giunta, tardare ancora nelle nomine potrebbe costargli l’appoggio di quel 60% che lo ha scelto per voltare pagina. E alla svelta.

Venerdì l’ultima richiesta di proroga arriva via tweet: «Lunedì farò i nomi». Così oggi si attendono le prime nomine: Bilancio, Ambiente, Urbanistica, forse Cultura. Pizzarotti aveva detto che non sarebbero solo stati parmigiani, bensì selezionati fra i curricula giunti via mail al Movimento. Al contrario le ipotesi che circolano riguardano professionisti affatto «schedati» fra i cv pubblicati sul web e al contrario da tempo impegnati in città, dal commercialista che curò il fallimento della Guru di Matteo Cambi, a una ex sovrintendente e due direttori di realtà teatrali cittadine. Davvero non quel rinnovamento cavalcato in campagna elettorale. Eppure non è che il sindaco non si stia applicando. È andato a scuola di «macchina amministrativa» con i suoi consiglieri; ha imparato a indossare la cravatta e in Comune resta fino alle 21: «Per evitare di gravare sul bilancio con gli straordinari da pagare ai dipendenti». La sera prosegue il lavoro da casa dove la moglie deve ricordargli di cenare. Insomma, uno stakanovista. Gli impegni non sono mancati: ha inaugurato biblioteche e pedalato per «Bimbimbici», ma a palazzo è sempre rientrato solo. L’unica categoria che ha tentato di dribblare è quella dei giornalisti. Mentre alcune sue interviste impreziosivano le riviste femminili, lui martedì scorso indiceva e cancellava l’incontro con la stampa per il passaggio di consegne con il commissario cittadino Mario Ciclosi. «Cancellata per il terremoto», recitava una nota, prontamente smentita in serata. «L’incontro s’è tenuto in forma sobria». Insomma i giornalisti stanno a Parma come i cavalli alla parate del 2 giugno. «Ho bisogno di una mano in Comune» la sintesi affidata alle telecamere della tv. E pensare che il grillino non voleva restare solo e di nomi ne aveva da subito fatti tanti. Uno, forse, di troppo. La candidatura a city manager di un politico ferrarese, ostracizzato però da M5S, aveva mandato su tutte le furie la ditta Grillo-Casaleggio. E prontamente la nomina dell’ingegner Valentino Tavolazzi è stata accantonata avanzando incompatibilità di titolo di studio.

Mentre anche la sinistra non ha ancora deciso chi guiderà l’opposizione in consiglio, la prima seduta dovrebbe svolgersi entro il 14 giugno. Pizzarotti: «La vedrete in streaming». Un invito ai media a non assillarlo più? Forse. Intanto in piazza Garibaldi, la dove c’erano parabole e microfoni da mezzo mondo, è tornato a girare il camion che vende mozzarella.

Bufala? Quella almeno è buona.

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