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Parte la crociata del Papa Caccia a pedofili e violenti

Proteggere, prevenire, indagare, supervisionare: sono gli imperativi di Papa Francesco che ha deciso di imprimere un'accelerazione nella lotta alla pedofilia all'interno della Chiesa. Bergoglio, infatti, ha dato il suo parere favorevole alla creazione di una Commissione specifica per la protezione dei fanciulli che hanno subìto abusi sessuali da parte di sacerdoti.
Una decisione presa in linea di continuità con Benedetto XVI che aveva dato avvio all'operazione trasparenza, scoperchiando numerosi casi di abusi commessi all'interno della Chiesa.
Non è un caso che ad annunciare la creazione della «task force» contro la pedofilia, durante un briefing ieri mattina in sala stampa vaticana, sia stato il cardinale Sean O'Malley, arcivescovo di Boston, una delle diocesi più colpite dalla scandalo dei preti pedofili. Il cardinale cappuccino è uno degli «otto saggi» voluti da Papa Bergoglio per coadiuvarlo nel delicato compito di ridisegnare la Curia romana.
Il tema della lotta alla pedofilia è stato al centro del G8, che ha visto riunirsi il consiglio dei cardinali per tre giorni in Vaticano, alla presenza del Pontefice.
Per le indicazioni sulla composizione e sulle funzioni dettagliate della task force si dovrà attendere un documento ad hoc dello stesso Pontefice. Intanto, O'Malley ha annunciato che vi sarà una maggiore collaborazione tra Santa Sede e conferenze episcopali che dovranno formulare le linee-guida sul tema. L'arcivescovo di Boston ha inoltre precisato che «non cambierà la responsabilità» della Congregazione della dottrina della fede, che rimarrà competente in materia di sanzioni per gli abusi commessi sui minori. La nuova Commissione lavorerà dunque in stretto contatto con l'ex Sant'Uffizio, senza sostituirlo, nella direzione di una tutela sempre più forte dei bambini. Il nuovo organismo sarà composto da un gruppo di esperti internazionali, religiosi e laici, e avrà numerose e delicate funzioni, tra le quali quelle di elaborare linee guida per la protezione dei fanciulli, lo sviluppo e l'estensione di norme, fino alla prevenzione di abusi.
La Commissione, inoltre, avrà il compito di vigilare sui casi di pedofilia, formulando iniziative per contrastare il fenomeno sempre più preoccupante, riferire sullo stato attuale delle vittime degli abusi, suggerire i provvedimenti da adottare, proporre nomi di persone adatte per l'attuazione di queste nuove iniziative. Contemporaneamente, accanto al lavoro di verifica e attuazione di sanzioni, c'è anche un lavoro di prevenzione, con la predisposizione di programmi di formazione per bambini, genitori e catechisti. Il gruppo di lavoro dovrebbe anche supervisionare la formazione di seminaristi e quella permanente dei sacerdoti.
Ma non finisce qui. Il Papa prevede che la nuova Commissione debba redigere protocolli per la sicurezza dell'ambiente, codici di condotta professionale, e svolga un lavoro di screening e controllo della fedina penale dei sacerdoti, con valutazioni psichiatriche.
Sul piano pastorale, invece, sono previste azioni in supporto delle vittime e dei familiari, assistenza spirituale e collaborazione con esperti, nonché incontri con le vittime. Nel summit del consiglio dei cardinali si è discusso anche di riforma della Curia, ma il cardinale O'Malley ha precisato che «il lavoro è appena cominciato» mentre padre Federico Lombardi ha ribadito che «c'è da attendersi una riforma che andrà in profondità e non si limiterà a semplici ritocchi».

Gli «otto saggi» torneranno a riunirsi il 17, 18 e 19 febbraio, alla vigilia del primo concistoro di Papa Francesco, il 22 febbraio, indetto per la creazione di nuovi cardinali.

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