"Parte una nuova estate militante". Schlein ci riprova dopo il flop dell'anno scorso

Il segretario del Pd prova a rilanciare la mossa del 2023: "Vi chiedo di battere il ferro finché è caldo". La solita nostalgia della sinistra per le vecchie ricette fallimentari

"Parte una nuova estate militante". Schlein ci riprova dopo il flop dell'anno scorso
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I veri nostalgici? Si trovano a sinistra. È una costante del fronte rosso, che si ostina a guardare al passato per proporre deleterie ricette come la patrimoniale. Uno storico pallino. Anche Elly Schlein si ostina a puntare su una modalità d'azione che non ha proprio portato bene lo scorso anno. Il segretario dem ha sfoderato un'altra trovata geniale: si torna alla carica con l'estate militante. Esattamente, proprio quella lanciata già lo scorso anno e che non ha prodotto alcun risultato visto che - a distanza di circa 12 mesi - il centrodestra si è riuscito a imporre anche alle elezioni europee.

Nella scorsa estate militante spiccavano due punti principali: le barricate contro l'Autonomia differenziata e il pessimismo sul Pnrr. Il risultato? Di recente il ddl Calderoli ha incassato il via libera definitivo e, a dispetto degli allarmi catastrofici lanciati da settembre 2022, l'Italia continua a procedere spedita per le rate del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ora Schlein, intervenuta in occasione della Direzione nazionale del Partito democratico, ha spronato l'intera comunità e ha lanciato l'immancabile sfida verso il governo guidato da Giorgia Meloni: "Vi chiedo di battere il ferro finché è caldo, di battere i territori, di non fermarci e di stare tra le persone. Annuncio una nuova estate militante per restare mobilitati su alcuni obiettivi".

Il segretario del Pd, che evidentemente non intende demordere dopo il flop del 2023, ha individuato cinque piani distinti su cui incentrare la nuova estate militante: il referendum sull'Autonomia, il salario minimo, la sanità pubblica, l'attraversamento e l'ascolto delle aree interne, il tesseramento. Bisognerà innanzitutto vedere se il suo partito sarà compatto o se mostrerà di nuovo le spaccature tra correnti che spesso in passato hanno intaccato le strategie del Nazareno.

Ovviamente non poteva mancare un nuovo appello di Schlein all'unità tra i partiti delle opposizioni: "Il tempo dei veti è finito. Alle altre forze di opposizione dico: vediamoci più spesso, facciamo lavorare insieme la nostra gente". L'idea di un'ammucchiata rossa presenta ancora diversi sostenitori, nonostante siano evidenti le divisioni e i problemi per una coalizione larghissima. Ma l'approccio testardamente unitario si concederà qualche settimana di vacanza.

Ora tutte le attenzioni saranno rivolte all'estate militante del Pd. Vedremo se almeno questa volta vedranno arrivare Elly o se a prendersi la scena sarà l'ennesima delusione per un espediente che - proprio come la sua comunicazione - rischia di essere fumoso.

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