RomaOnorevole Ignazio La Russa, la fate o no la riforma della legge elettorale?
«Al momento cè uno stop, devono essere i tre segretari di maggioranza a prendere in mano la partita e dirimere le questioni ancora aperte».
Quali sono?
«Il Pdl ha accettato molti punti che stavano a cuore alla sinistra, a cominciare da un sistema non più basato sulle coalizioni ma sui partiti. Ora tocca a loro accettare i contrappesi che chiediamo, a partire dai collegi, che devono essere molto ampi, almeno di 400mila abitanti, per evitare condizionamenti del voto; e dallindicazione del proprio candidato premier da parte di ogni partito».
Altrimenti?
«Altrimenti, se i segretari nazionali non si trovano unintesa, esistono altri sistemi elettorali validi: dallo spagnolo, nel quale è insito un forte sbarramento che semplifica la governabilità, al Porcellum. Che, se vuole la mia opinione, non è certo il sistema peggiore, se con una piccola correzione si introducono almeno largamente le preferenze. E non credo di essere il solo a pensarlo, in Parlamento».
In attesa della legge elettorale, domani si vota per le amministrative in mezza Italia. Vi aspettate una batosta pesante?
«Sarà difficile dare una valenza politica al risultato. Cè una enorme frammentazione di liste, soprattutto nel centrodestra. Tra le città, solo a Como la lista del Pdl è da sola e non ci sono altre liste civiche, che ovviamente prenderanno voti soprattutto nel nostro bacino sottraendoli a noi. Non si può fare una valutazione seria del risultato di partito, in una situazione del genere».
Si farà la conta dei sindaci, ed è probabile che voi ne perdiate molti.
«Anche quello sarà un dato falsato. La sinistra, con molto più realismo, se ne è infischiata delle posizioni dei suoi candidati e dei suoi alleati sul governo Monti, e ha fatto alleanze anche con le opposizioni, dai centri sociali a Idv. Noi invece ci siamo scontrati con la scelta miope della Lega, che ha fatto dipendere da Roma le alleanze sul territorio. Una bella contraddizione, no? Essendo divisi, è inevitabile un ridimensionamento dei nostri sindaci».
Teme che il vostro sostegno al governo vi penalizzi nelle urne?
«Non credo. Tutti hanno capito che sosteniamo Monti non certo per amore o perché ci piacciono le ammucchiate ma per necessità e senso di responsabilità. Ma da qui alle Politiche il nostro atteggiamento rispetto al governo inciderà, e molto. Quindi sta facendo molto bene Alfano a prendere le distanze quando i provvedimenti non ci piacciono».
Volete far cadere Monti?
«Per noi la legislatura finisce nel 2013, e non cerchiamo il voto anticipato. Ma di qui a fare come Casini, che applaude Monti anche se il premier dice che il sole sorge a mezzanotte, ce ne corre. Casini ovviamente fa il suo gioco, e così riesce ad avere la stessa visibilità di Alfano e Bersani pur contando su un decimo del loro elettorato. Ma noi non possiamo essere altrettanto acritici. E il senso di responsabilità non può renderci complici di scelte sbagliate».
Ad esempio quali?
«La tassa sulla prima casa è sbagliata. E il compromesso sulla riforma del lavoro finisce per danneggiare i lavoratori onesti e per rendere più difficili le assunzioni, avvantaggiando invece gli indisciplinati. Siamo delusi dai risultati di questo governo».
Quindi voterete contro?
«Cercheremo di ottenere i miglioramenti che riteniamo necessari per il Paese, e non arriveremo a chiedere la sfiducia. Ma se non otteniamo miglioramenti, non possiamo votare quel che non condividiamo».
Così rischiate di far cadere il governo, però.
«Non credo, perché Monti potrebbe comunque trovarsi una maggioranza di voti in Parlamento».
Anche nelle vostre file?
«Può darsi che ci siano 10, 20 o 30 parlamentari Pdl che voterebbero comunque per il governo. Io dico che sarebbe un salutare chiarimento tra chi sta davvero nel Pdl e chi lo usa solo come un taxi. Alfano ha detto di volere un partito delle regole, io gli ho creduto e per questo lo sostengo.
Non teme una scissione?
«No. Non importa con quanti parlamentari arriviamo alla fine di questa legislatura, ma con quanti torneremo nella prossima».