Roma Scandalo nel Pd: Matteo Renzi, additato fino a ieri come uno sfrenato liberista con una coscienza sociale a destra di Pinochet, è invece un po' troppo di sinistra e condivide (almeno in alcuni punti) la linea del partito. Lo ha scoperto il responsabile economico Stefano Fassina, che accusa il sindaco di Firenze in corsa per le primarie di aver «copiato» nel suo programma le proposte Pd in materia di occupazione femminile e asili nido. «A Renzi dobbiamo cominciare a chiedere i diritti d'autore», si inalbera Fassina su Facebook. Dal fronte renziano gli replica Roberto Reggi, ricordando a Fassina che quelle proposte di cui rivendica la paternità (meglio maternità) Renzi le ha applicate da sindaco di Firenze, ma intanto su Twitter si scatena la polemica e - soprattutto - l'ironia. «Incredibile, non va bene neanche quando siamo d'accordo», dice il deputato Pd filo-Renzi Andrea Sarubbi. Luca Sofri sottolinea il paradosso: «Pare che ora ci sia un problema perché Renzi condivide alcune idee del Pd...». Implora Paola Concia: «Fassina fermati, ti prego». Chiude la questione Giuliano Da Empoli, coordinatore del programma renziano: «Seguendo la logica di Fassina, l'idea degli asili nido risale a Mussolini che istituisce l'opera nazionale maternità e infanzia nel 1925. Come la mettiamo con il copyright?».
Più serio resta invece lo scontro sottotraccia sulle regole delle primarie, col secondo turno chiuso a chi non si sia iscritto alla vigilia del primo. La questione verrà ora affrontata al «tavolo di coalizione», da cui Renzi è escluso. Si spera in Nichi Vendola per forzare il blocco: «Anche lui ha interesse ad allargare la partecipazione al voto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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