Il Pdl gioca l’asso del presidenzialismo

L’idea basata sul modello francese a doppio turno: "Per non diventare un Paese ingovernabile come la Grecia"

Il Pdl gioca l’asso del presidenzialismo

Roma - Silvio Berlusconi lancia la sfida del presidenzialismo. Un rilancio forte al tavolo della democrazia diretta e una risposta all’antipolitica, attraverso il ricorso a un sistema che schiuda le porte alla Terza Repubblica e favorisca il massimo coinvolgimento popolare.
«L’ideale? Un modello francese a doppio turno». È questa la carta che Berlusconi estrae dal cilindro nel corso della conferenza stampa nella sala Koch del Senato, convocata dal segretario del Pdl Angelino Alfano e dal presidente del partito, per annunciare la «grande novità politica» promessa nelle scorse settimane. «Questa possibilità - racconta Berlusconi - è stata oggetto di molte discussioni e incontri». «Devono essere i cittadini stessi a decidere con il loro voto il presidente della Repubblica», propone l’ex premier. Una convinzione accompagnata da un interrogativo retorico. «Vogliamo continuare a essere nella situazione di Atene, un Paese ingovernabile, o di Parigi in cui in pochi giorni i cittadini hanno visto formarsi un governo, andare il presidente a rappresentare con Francia e Germania, e poi al G8 con Obama? La risposta è ovvia».
Berlusconi legge in questa modifica e in questa grande riforma il battello con cui traghettare il Paese verso il futuro. «Abbiamo deciso di compiere il gesto ardito di presentare al Paese, alla maggioranza e all’opposizione, una possibilità di modernizzazione del Paese, dando la possibilità di incidere direttamente attraverso elezioni primarie sulla scelta del presidente». La ricetta del cambiamento, dunque, è scritta: presidenzialismo ed elezioni primarie. E il momento è quello opportuno. «Perché non profittare della prossimità della fine legislatura, della scadenza di un eccellente presidente e della riforma della Costituzione la prossima settimana in Senato? Ci sono i tempi, noi presenteremo l’articolato come emendamento». Quanto al modello è il segretario Pdl, Alfano, a indicare la strada: «Abbiamo già presentato alla Camera, con la firma di oltre 120 deputati, una proposta con modello francese, un presidente della Repubblica, un primo ministro e un presidente che nomina un primo ministro. Questa è la nostra posizione che rappresenta in purezza il nostro pensiero, ma crediamo importante ragionare: non è una proposta vincolante, è quello che pensiamo essere il meglio ma siamo pronti a confrontarci».
Naturalmente la presenza di una personalità come quella di Berlusconi fa subito andare la mente di tutti i cronisti verso una domanda precisa: se questo sistema passerà, si candiderà per la presidenza? Angelino Alfano, inciampa in un lapsus: rivolgendosi all’ex premier lo chiama «Presidente della Repubblica». Poi subito si corregge: «Presidente Berlusconi». L’ex premier non fa una piega. Anzi accompagna il momento con un sorriso stempera-tensione. I giornalisti approfittano dell’occasione: si candiderà per il Quirinale? Berlusconi mette subito le mani avanti: «Farò quello che mi chiederà il Pdl, ho questo senso di responsabilità e sono qui perché eletto da milioni di italiani. Non è una mia ambizione, ma ci sono responsabilità che non si possono ignorare». Pochi dubbi, invece, sulla candidatura a premier: «Confermo di preferire di non essere io».
Su un possibile azzeramento del Pdl per favorire la nascita di un rassemblement moderato, Berlusconi appare scettico. «Non mi pare che le cose andranno in questa direzione perché c’è molto amore dei partecipanti e dei moderati per la propria storia politica e di partito. Magari si potesse fare. Il Pdl, in ogni caso, non si scioglie né si divide. È saldo e compatto e io resterò in campo come suo presidente».

Sulla possibilità di schierare liste civiche manifesta prudenza. «Se saranno nel centrodestra non ci saranno preclusioni». Infine una domanda sulla possibilità di copiare il modello Grillo. «No, no. Noi siamo all’opposto. Non mi sembra si possa dire che Grillo sia simile a me».

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