Pesto al botulino In ospedale venti persone

Trofie al pesto, ma forse col sughetto «avariato». Una trentina di persone, tra cui quattro bambini, sono state infatti ricoverate nelle ultime ore nei pronto soccorso di tre ospedali genovesi (Galliera, San Martino e Gaslini) per sospetta intossicazione: avevano mangiato pesto prodotto da una a ditta genovese i cui dirigenti avevano lanciato l'allarme nei giorni scorsi ritirando una partita del prodotto dal mercato. Le procedure sono state eseguite dalla stessa ditta produttrice Bruzzone e Ferrari. Nessun caso di avvelenamento è però emerso, ha annunciato nel tardo pomeriggio l'assessore ligure alla Salute Claudio Montaldo.
Alcuni pazienti sono stati già dimessi nel corso della giornata, altre attendono l'esito degli esami. La Regione aveva attivato fin da sabato avviato le strutture sanitarie dopo l'allarme del ministero per la notizia che la ditta aveva ritirato una partita di alcune migliaia di vasetti per la sospetta presenza di botulino.

Mentre sono in corso le verifiche del ministero sui vasetti con la scritta «lotto 13 G03» e scadenza «9 agosto 2013» Stefano Bruzzone, uno dei titolari dell'azienda spiega: Stiamo facendo tutti i controlli necessari». La ditta opera nel distretto del basilico di Genova Prà e coltiva da oltre un secolo in proprio il basilico per produrre il pesto.

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