Pioggia, fango e frane: 2 morti in Alto Adige

Pioggia, fango e frane: 2 morti in Alto Adige

L'Italia che ribolle sotto un sole e una afa africana, con temperature decisamente sopra la norma e una altra piccola fetta di Paese che finisce sotto un diluvio distruttore.
Colpa dello scontro in atto su Alpi e Dolomiti tra l'aria rovente sahariana e quella più fresca che cala dal Nord Europa. Stavolta il maltempo si è abbattuto sul Trentino-Alto Adige, un vero e proprio nubifragio che oltre ad ingentissimi danni, ha fatto due morti.
È stata una notte da incubo quella tra sabato e domenica. Auto sommerse da colate di fango, case danneggiate, massi e rami sulle strade impraticabili, prati verdi diventati marroni e, soprattutto, acqua ovunque: tra le 19 di sabato e le 3 del mattino, in Val di Vizze, una delle ultime vallate d'Italia in Alta Val d'Isarco sono piovuti 86 litri di acqua per metro quadro.
VITTIME
La tempesta ha spazzato via due masi in cui vivevano due anziane, entrambe morte, sepolte dal fango. La prima salma recuperata dai soccorritori, circa 480 in totale, è stata quella di Irma Graus, 84 anni che abitava ad Avenes una frazione del comune di Prati di Vizze verso il fondovalle. Più tardi è stato trovato il corpo di Hedwig Aucknthaler, 89 anni che abitava a Tulve, altro piccolo paesino della zona.
TRAFFICO IN TILT
La strada provinciale della Val di Vizze ieri era aperta solo ai mezzi delle squadre di soccorso: non si conoscono i tempi di riapertura, ma nel frattempo sono state rese transitabili le altre arterie chiuse nella notte, dalla statale 12 del Brennero e le secondarie per Mareta, Stanghe e Tulve. Interrotta anche la linea ferroviaria internazionale per Monaco a causa degli smottamenti. Nel tratto tra Vipiteno e il confine 3 chilometri di binari sono stati sommersi dall'acqua. I treni diretti in Austria sono stati così deviati dal Brennero sulla direttrice per il Tarvisio con conseguenti ritardi dovuti anche al maggior percorso. Secondo l'amministrazione provinciale altoatesina ci vorranno un paio di settimane per tornare alla normalità. Per il traffico locale sono stati invece allestiti dei bus di linea sostitutivi tra Brennero e Fortezza.
TERRORE
Chi ricorderà a lungo la notte del 5 agosto sono i 150 abitanti della località di Cadipietra (Sprechenstein) dove il Rio Vizze è esondato. Fatti sfollare (circa 50 le case evacuate), sono stati trasferiti nel cuore della notte in una palestra polifunzionale nel centro di Vipiteno, assistiti da personale della Croce bianca. Ieri però hanno potuto rientrare nelle rispettive abitazioni. Grande paura, poi, per cinque persone, tra cui una bambina, che per tutta la notte sono rimaste intrappolate nello loro auto (uno in moto) all'interno di una galleria bloccata da entrambi i lati da una frana. L'ondata di maltempo ha colpito anche un'altra zona della provincia di Bolzano. In Valle Aurina, non distante dalla Val di Vizze, è andato distrutto un ponte.
DANNI
Nei prossimi giorni sarà stilata una stima precisa ma si parla di danni che ammontano a circa 10 milioni di euro. Nelle zone alluvionate ieri è giunto il presidente della provincia autonoma Luis Durnwalder. Che nell'esprimere cordoglio per le vittime, ha voluto sottolineare l'efficienza dei soccorsi sottolineando che «le misure di prevenzione adottate negli ultimi anni sono stati scongiurati danni maggiori, specie nella zona di Vipiteno, di Fleres e Sant'Antonio».
VERTICE
Dopo il vertice della mattina con il presidente, nel primo pomeriggio l'assessore provinciale all'Agricoltura e turismo, Hans Berger, è arrivato a Vipiteno e ha effettuato un sopralluogo in val di Vizze.

«Il quadro che si presenta è impressionante», ha detto mentre il direttore della Ripartizione provinciale opere idrauliche, Rudolf Pollinger, ha sottolineato che «per ripristinare l'originale letto di molti corsi d'acqua ci vorranno settimane se non mesi».
Nella serata di ieri una violenta grandinata si è abbattuta anche su Torino. Un albero si è abbattuto su un'auto ferendo una donna.

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