«La mia baba, ho ucciso la mia baba. Che Dio mi fulmini». Con queste parole Oscar Pistorius avrebbe confessato al suo migliore amico, nel corso di una drammatica telefonata alla tre di notte, di averammazzato Reeva Steenkamp. È stato lo stesso amico dell'atleta sudafricano, Justin Divaris, 27 anni, a raccontare del colloquio al quotidiano sudafricano Sunday People. «Io gli ho chiesto: ma di cosa stai parlando?, ma lui continuava a ripetere: C'è stato un terribile incidente, ho sparato a Reeva». Divaris è poi corso a casa di Pistorius, ma quando è arrivato la polizia aveva già circondato la casa e il corpo della modella era avvolto in un lenzuolo bianco.
Il padre di Pistorius, Henke, ha affermato di «non avere dubbi» che si sia trattato di un «tragico errore» e che suo figlio «ha agito in modo istintivo». Altri raccaprincianti particolari fanno però supporre che non sia andata così. Nella villa del delitto è stat trovata anche una mazza da cricket comletamente insanguinata e aggiunge la stampa locale «la testa di Reeva era fracassata».
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