Parma Del maiale, tutti d'accordo, non si butta via niente. Quando si tratta però della versione elettorale del prezioso suino, a dividersi, sull'opportunità di un Porcellum oggi o una riforma domani, sono perfino il leader maximo e un primo cittadino del Movimento cinque stelle.
Beppe Grillo e Federico Pizzarotti da Parma (nella foto) sono riusciti in meno di una settimana a trovarsi discordi su tutto. Primo dunque fu il Porcellum. Mentre Grillo dal suo blog lo riabilitava, profetizzando una facile vittoria con la formula antica dell'insaccato che, invece, per mesi aveva combattuto in ogni comizio, Pizzarotti, al contrario, ribadiva granitico l'importanza che il governo prosegua, innanzitutto con la riforma elettorale. Il dubbio che Pizzarotti non avesse letto il blog pentastellato e quindi l'ordine di scuderia non ha sfiorato nessuno perché Pizzarotti, fin dal giorno della sua elezione a sindaco, ha sempre sostenuto che Grillo per i grillini a Parma sta come il megafono per lo strillone.
Insomma avanti da soli.
E un pizzico più solo Pizzarotti lo è dopo che Grillo non digerito la riaccensione dell'inceneritore di Parma che proprio Pizzarotti aveva giurato di fermare in campagna elettorale. Il sindaco ha scritto una lettera ai parmigiani, dicendo che la sconfitta è di tutti e che ora non c'è davvero più nulla da fare. Forse, suggeriamo, l'inceneritore potrebbe almeno bruciare il Porcellum.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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