"Politica corresponsabile". Il post choc di Salis sulla strage dei carabinieri

L'europarlamentare di Avs ha annunciato un evento sulla crisi abitativa prendendo partendo dai casi di Sesto San Giovanni e Castel d'Azzano ma senza spendere una parola sui carabinieri uccisi

"Politica corresponsabile". Il post choc di Salis sulla strage dei carabinieri
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La morte dei tre carabinieri a Castel d'Azzano ha sconvolto il Paese: i tre uomini stavano svolgendo il proprio lavoro quando sono stati uccisi dall'esplosione causata da chi stava vivendo un casolare che, in quel momento, i militari erano chiamati a sgomberare. Il loro sacrificio ha aperto un ampio dibattito sul tema delle occupazioni abusive e degli sgomberi e a tal proposito si registra anche l'intervento di Ilaria Salis, che dai social ha promosso un incontro sul tema che si terrà giovedì. Non è chiaro se sia stato organizzato prima o dopo i fatti di Castel d'Azzano, ma l'europarlamentare sembra aver avuto un ripensamento nell'espressione del proprio pensiero, perché il post è stato pubblicato, poi eliminato e rimesso nel giro di poco tempo.

"Sono molto felice di questo appuntamento perché — spero — possa rappresentare un’opportunità per tante attiviste e realtà di base di Paesi diversi di incontrarsi, confrontarsi e fare rete a livello europeo, con l’obiettivo di far avanzare, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la causa per il diritto all’abitare", scrive Salis nel suo comunicato, in cui aggiunge che "in questi giorni, la crisi abitativa e la povertà crescente in Italia sono tornate drammaticamente al centro della scena, da Sesto San Giovanni a Castel d’Azzano. Alla radice di quei gesti disperati e terribili c’è una questione sistemica: la negazione di un diritto fondamentale, che genera sofferenza e disagio in fasce sempre più ampie della popolazione".

Parla di "gesti disperati e terribili" l'esponente di Avs, che non ha una parola per i carabinieri che sono morti, e per tutti quelli rimasti feriti, anche gravemente, per la scelleratezza di un gesto criminale, per altro preannunciato e quindi premeditato. "Se la politica continuerà a non affrontare le cause profonde di questa crisi, dovrà considerarsi corresponsabile — insieme a quel capitalismo che ha trasformato la casa da bene essenziale a bene speculativo — di ciò che di orribile accade. E dovrà assumersene la responsabilità politica", scrive ancora Salis, spostando il centro dell'attenzione e della responsabilità. "Perché avere la sicurezza di un tetto sopra la testa non può essere un privilegio di classe: è condizione essenziale per una vita dignitosa e felice", è la conclusione di Salis.

Sono stati numerosi, anche tra quelli della sua parte politica, quelli che hanno criticato la scelta di non spendere nemmeno un passaggio al ricordo dei Carabinieri, che rappresentano lo Stato e ai quali tutti, anche i deputati eletti, devono portare rispetto.

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