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Ponte sullo Stretto, chieste 239 integrazioni. Pichetto rassicura: procedura normale

Procedono le discussioni interministeriali per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Dal ministero dell'Ambiente chieste integrazioni sul progetto, Pichetto: "Atto tipico"

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Una normale procedura interministeriale diventa oggetto di strumentalizzazione con l'attuale opposizione di governo. È quanto sta accadendo in queste ore per le comunicazioni che stanno intercorrendo tra il ministero dell'Ambiente e quello delle Infrastrutture per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. E stato reso noto, infatti, che la Commissione Tecnica Via-Vas (CTVia) ha richiesto, 239 integrazioni sul progetto, effettuando alcune osservazioni al ministero competente la sua costruzione.

Alle richieste del ministero dell'Ambiente, che riguardano anche procedure Via, acronimo di Valutazione di impatto ambientale, i proponenti dovranno rispondere entro 30 giorni. Come spiegato dal ministro Gilberto Picheto Fratin, si tratta di una procedura burocratica, normale soprattutto nella prima parte della procedura di Via. "Nella definizione del testo della richiesta di integrazione, che è atto tipico della prima parte di ogni procedimento di valutazione di impatto ambientale, si è tenuto conto, come di consueto, anche di elementi tratti dai contributi dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e di soggetti non pubblici aventi diritto, per legge, ad esprimersi", spiega il ministro Pichetto nella sua nota. La Commissione Via-Vas del ministero, ha proseguito il titolare del dicastero dell'Ambiente, "ha approvato e trasmesso alla società Ponte sullo Stretto di Messina spa la richiesta di integrazioni sulla istanza presentata lo scorso 26 febbraio".

Questa istanza, ha concluso il ministro ha dato il via "ai fini del relativo aggiornamento e completamento, alla procedura di valutazione di impatto ambientale relativa all'opera". Si tratta di un passaggio inevitabile in questa fase della progettazione, che non influisce sulla messa in opera del progetto, che avverrà regolarmente e nei tempi previsti. Il senatore siciliano Nino Germanà, vicepresidente del Gruppo Lega e segretario in commissione Trasporti a Palazzo Madama, è intervenuto nel merito, dichiarando che "la sinistra, pur di strumentalizzare, non perde occasione per commentare in modo inappropriato e, costantemente, contro gli interessi del Paese".

Il Ponte sullo Stretto è "la più grande opera ingegneristica del secolo" e le richieste del Mase "rientrano pienamente nella norma della procedura per la realizzazione di un imponente e ambizioso progetto". Non ci sono attualmente criticità tali da interrompere la realizzazione e nemmeno all'orizzonte si delineano problemi di questo tipo che potrebbero inficiarne la realizzazione. "Basta con le sterili polemiche dei signori del No che non fanno il bene dell'Italia.

Il Ponte sullo Stretto si realizzerà nei tempi previsti e permetterà alla Sicilia e a tutto il Meridione di diventare l'hub dell'Europa nel Mediterraneo", conclude Germanà.

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