
Certo che le devi davvero azzeccare tutte per stare sempre dalla parte sbagliata.
Ilaria Salis per esempio. Ieri l'europarlamentare di Verdi e Sinistra, in modo gratuito ma non sorprendente non c'è nulla di più prevedibile della stupidità - ha manifestato sui social la propria solidarietà a Donatella Di Cesare, la filosofa che pianse inconsolabile la morte di una brigatista irriducibile e per questo criticata da destra quando, l'altro giorno, si è candidata con Pasquale Tridico, che la sinistra vuole Governatore della Calabria.
Delle due donne, che compaiono insieme in una toccante fotografia, sempre meno femmine e sempre più femministe, non serve ricordare i curricula. La prima è una che ha confuso l'attivismo con le spedizioni punitive, la seconda la nostalgia con il fiancheggiamento all'eversione. Ed entrambe chiamano «pericoloso nemico» chi rappresenta una visione alternativa alla loro. C'è chi fa politica senza capirla e chi insegna Morale senza averla.
È l'umanitarismo sorpassato dall'ideologia: sono pericolosi e fanno finta di essere buoni.
Ricapitolando.
La brigatista Barbara Balzerani viene ricordata in modo commosso dalla Di Cesare, alla quale viene manifestata solidarietà dalla Salis, che viene difesa da Bonelli&Fratoianni, i quali non è escluso riceveranno presto un attestato di stima da Lauro Azzolini.E così la stella a cinque punte si chiude.