Il premier parla a Roma ma la sinistra se la prende con il ministro Pdl

RomaStorie di ordinario doppiopesismo. Da una parte Angelino Alfano, insieme agli altri ministri, va alla manifestazione del Pdl a Brescia, peraltro senza neppure intervenire dal palco. Dall'altra Enrico Letta va all'assemblea del Pd e prende la parola. Risultato: fuoco aperto contro il primo, nessuna critica al secondo.
La scintilla la accende un tweet. «Oggi pomeriggio a Brescia. Tutti a fianco al presidente Berlusconi e al nostro sindaco Adriano Paroli», scrive in mattinata il segretario del Pdl, vicepremier e ministro dell'Interno. Apriti cielo. Il Pd parte all'attacco. Rosy Bindi parla dall'assemblea nazionale: «Ho sentito che Berlusconi ha detto che farà un intervento pacato, posso dire pacatamente che è grave la presenza del vice premier a Brescia?». Al coro si aggiunge Guglielmo Epifani, alla sua prima dichiarazione «anti-Pdl» da neo-segretario: «Oggi è una giornata in cui chi è a Brescia sta continuando a mettere mine - attacca - La sfida è: questo è il governo del Paese o è quello degli interessi di qualcuno?». Una linea critica sposata anche da Graziano Delrio, ministro per gli Affari regionali. «Non si fa il bene del Paese se cariche dello Stato e del nostro governo manifestano in piazza contro la giustizia». Non manca neppure il commento di Beppe Grillo che definisce la manifestazione una «marcetta su Brescia» e attacca il Pdl insieme all'alleato di governo Pd. «Per questo governo i magistrati sono un impiccio, un ostacolo alle Grandi Intese, colpevoli di mettere in discussione la pax sociale, irresponsabili». Così come rispunta Antonio Di Pietro per il quale «in un Paese in cui anche il ministro dell'Interno scende in piazza per manifestare contro la magistratura è finito lo Stato di diritto».
La replica di Angelino Alfano non tarda ad arrivare: «Leale al Paese, leale al governo, leale al Popolo della libertà. Per qualcuno è troppo, per me è giusto». Una presa di posizione che suscita consensi tra i dirigenti di Via dell'Umiltà. Maurizio Lupi, ad esempio, fa notare come non ci sia «nulla di grave» nel partecipare a una manifestazione simile per i ministri del Pdl, almeno quanto non sia grave per Enrico Letta e i ministri del Pd intervenire all'assemblea del loro partito. Un argomento sposato anche da Daniela Santanchè. «Nello stesso giorno Letta va all'assemblea del suo partito ma si usano due pesi e due misure». Michaela Biancofiore, in passato non sempre sulla linea del segretario, gli dedica una pubblica lode. «Ottime e coraggiose le parole di Alfano. Partecipare a un governo di larghe intese non significa essere commissariati, inibiti nel proprio credo o peggio subire cambiamenti di connotati. Non si capisce perché gli esponenti Pdl dovrebbero essere imbavagliati».

Di polemica «assurda e surreale» parla Daniele Capezzone. «Con la medesima logica e la medesima normalità, infatti, Letta e Franceschini stanno partecipando all'assemblea del Pd, com'è perfettamente logico e ragionevole che accada».

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