RomaRoma dice no ai funerali e no alla sepoltura perchè non può esserci pace per Erik Priebke. Neppure dopo la morte. Anzi, la fine della vita terrena del criminale nazista coincide con un nuovo inizio intriso di dolore e di rabbia, di rancore e di paura, di ricordi che non potranno mai essere cancellati.La polemica scoppia subito dopo l'annuncio dell'avvocato di Priebke, Paolo Giachini. I funerali si terranno martedì a Roma, dice il legale, in una chiesa del centro e la salma sarà poi sepolta a Bariloche in Argentina presso la tomba della moglie dell'ex ufficiale nazista. Un annuncio che suona come una provocazione, «un affronto intollerabile», per la Comunità Ebraica che dice no al funerale ed ad una eventuale sepoltura nella città dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, di cui Priebke fu direttamente responsabile. Oltretutto il giorno dopo, 16 ottobre, ricorre il 70°anniversario del rastrellamento del Ghetto di Roma. Immediata anche la risposta negativa dell'Argentina. Per ora non è stata inoltrata alcuna richiesta ma da Buenos Aires il ministro degli Esteri, Hector Timermam, fa sapere che «ha dato l'ordine di respingere ogni procedura che permetta l'ingresso della salma di Priebke nel paese». Persino la Chiesa chiude la porta. Una nota ufficiale del Vicariato informa che «non è prevista alcuna celebrazione esequiale in una chiesa di Roma per Erik Priebke». Forse anche in considerazione del fatto che l'ultimo lascito del soldato tedesco è stato un testamento in cui non mostra pentimento ma anzi nega l'Olocausto. Certamente non ci saranno funerali «solenni o pubblici» espressamente vietati dal questore, Fulvio Della Rocca, d'intesa col prefetto Giuseppe Pecoraro mantre il sindaco Ignazio Marino promette di impegnarsi per impedire che Priebke sia sepolto a Roma. La volontà di negare funerale e sepoltura potrebbe però essere ostacolate nel primo caso dal diritto canonico e nel secondo dalla legge. «La Chiesa è dei fedeli e Preibke era un fedele - dice Giachini -Da 2000 anni nessuno è stato cacciato da una Chiesa, Priebke ha diritto al funerale che si terrà comunque in forma privata». Esperti di diritto canonico sostengono che la Chiesa non nega mai la cerimonia «nel dubbio» del pentimento e che in caso di richiesta anche il Vicariato dovrà fare marcia indietro. Al momento nessuna chiesa ha ricevuto la richiesta di celebrare il funerale. Neppure la parrocchia della zona di residenza di Priebke. Pure per la tomba esistono regole precise che prevedono l'obbligo per il Comune di Roma di seppellire chi muore da residente nel suo territorio. Ma Marino promette di impegnarsi «per negare la sepoltura di Priebke in territorio comunale per ragioni di sicurezza, di ordine pubblico e di opportunità». Ma c'è qualcuno che non chiude le porte al capitano delle SS.
«Per la sepoltura ho ricevuto offerte ad ospitare Priebke da tutta Italia- sostiene Giachini- Anche io sono pronto ad aprire la mia tomba di famiglia». E subito dopo l'annuncio della morte aaccanto alla casa del tedesco su un muro è comparsa una svastica e la scritta «Onore a Priebke», prontamente cancellata in poche ore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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