
I giovani erano stati fermati e poi subito scarcerati

Chissà quali sarebbero le reazioni: probabilmente molto più forti rispetto a quelle avute dagli ebrei per lo sfregio della canzone Haga Nagila sul palco del Primo Maggio, trasformata in un inno pro Palestina

Il nulla osta per l'espulsione è stato chiesto al magistrato: i tre tunisini in Italia con un permesso studio potrebbero tornare presto nel loro Paese. Intanto si rafforza l'ipotesi del taharrush gamea, come a Milano. Polemica per il silenzio a sinistra

Seguendo con partecipata emozione la diretta tv dell'evento - che una volta era la festa dei lavorati e oggi lo è degli antifascisti, mondo gender, eco-femministe e dove la metà delle maestranze che hanno montato il palco non era in regola - l'impressione, sia detto senza ironia, è quella di un ricompattamento delle diverse anime della sinistra

Cavalcare l'onda del proprio tempo comporta un prezzo, e spesso è una strada senza ritorno

Una donna aggredita sessualmente all'evento: fermati tre giovani extracomunitari

Approfittando della ressa sotto il palco, i tre presunti responsabili hanno circondato la giovane per molestarla

Pur di far parlare di sé, il gruppo milanese ha preso la canzone ebrea Hava Nagila e l'ha trasformata in un inno per la Palestina: "Qualcosa di davvero sinistro, macabro"

A Torino i centri sociali si prendono il palco: bruciate le bandiere Ue, Usa e Israele. Lo spezzone sociale ha sovrastato tutti gli altri. A Roma cori per la Palestina

Un papavero rosso alle spalle , Leo Gassmann dà il via alla diretta del Concertone del Primo maggio. "Ottanta anni fa uomini e donne coraggiose ci hanno permesso di vivere un'Italia libera e democratica ed erano ragazzi e ragazze come voi. Non dimentichiamo", ha affermato l'artista
