Tensioni a Bologna durante la manifestazione non autorizzata organizzata dai Giovani Palestinesi in piazza del Nettuno. Dopo l'ultimo avviso della Polizia di Stato, che ha invitato i manifestanti a liberare la piazza alla spicciolata, è stato tentato un corteo che è stato immediatamente fermato da due cariche della polizia. Per disperdere i manifestanti è stato usato anche l'idrante. Ci sono vari fronti con manifestanti che scappano da una parte all'altra dell'area a ridosso di Piazza Del Nettuno e Piazza Maggiore ma gli agenti sembrano ottimamente organizzati per contenere la manifestazione.
Dopo gli scontri in Via Rizzoli e i getti d'acqua degli idranti in Via Ugo Bassi il gruppo di manifestanti ora sta sfilando in corteo e procedendo verso le Due Torri per imboccare Strada Maggiore. Dietro di loro il mezzo con gli idranti e i blindati delle forze dell'ordine. "La polizia ci ha circondato e ci ha preso la strumentazione. Striscione incluso", scrivono i Giovani Palestinesi in una nota, riferendosi all'intervento della polizia in piazza non appena si è creato il primo assembramento. La Questura ha fatto sapere che un manifestante è stato fermato e accompagnato in questura per accertamenti. In tutto la polizia ha fatto sapere che i manifestanti erano circa 500. Al termine della manifestazione, quando tutto sembrava finito, un centinaio di manifestanti oltranzisti hanno effettuato un lancio di bottiglie e sassi presi da alcuni cantieri della zona contro la polizia, che ha risposto con cariche di alleggerimento. Sono in tutto tre i fermi della serata. "Si precisa che nessuna manifestazione né statica né dinamica è stata autorizzata per la giornata odierna. I responsabili delle violazioni saranno denunciati all'autorità giudiziaria", ha dichiarato la Questura di Torino. La manifestazione di Torino, per quanto non autorizzata, non ha registrato scontri.
"Un ringraziamento alle Forze dell’ordine per il pronto intervento contro i soliti violenti che, con arroganza, hanno tentato di organizzare una commemorazione odiosa e criminale del tragico massacro del 7 ottobre. Purtroppo, questo senso di impunità che si respira a Bologna è il risultato della tolleranza mostrata dalla sinistra, non bastano le condanne di facciata, i delinquenti incappucciati siano isolati, identificati e paghino per le loro violenze", ha dichiarato Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Emilia-Romagna.