Procede la Missione Lombardia. Nuova vita dei quartieri popolari

Con la vigilanza armata nelle zone critiche calano le occupazioni. Presto una misura per l'acquisto della prima casa dei giovani

Procede la Missione Lombardia. Nuova vita dei quartieri popolari
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Oltre 3200 alloggi assegnati in Lombardia in tutto il 2024, di cui 785 a Milano, e altri 1856 in tutta la Regione nei primi otto mesi del 2025. E, ancora, più di 60 milioni di euro come contributo per gli inquilini in difficoltà, più di 90 case per le donne vittime di violenza e la spinta per favorire il mix abitativo nei quartieri popolari, con l'arrivo di operatori sanitari, forze dell'ordine, lavoratori dei trasporti e docenti. Avanza a pieno ritmo la "Missione Lombardia", il piano regionale dei servizi abitativi partito nel 2022 e voluto dall'assessore regionale alla Casa Paolo Franco. Una strategia che si fonda su cinque pilastri: la sostenibilità del sistema, il welfare abitativo, la cura del patrimonio, la rigenerazione e l'housing sociale. "Il nostro obiettivo è rendere sostenibili da un punto di vista economico le Aler" spiega Franco "che nascono per dare una casa ai lavoratori".

IL MIX ABITATIVO

Da qui l'idea di far arrivare negli alloggi pubblici, tramite accordi specifici, tutta una serie di categorie, persone che "fanno funzionare la città". Grazie a dei protocolli d'intesa, sono state assegnate delle abitazioni Aler a canone concordato. Un centinaio, quasi tutte sul territorio di Milano, sono state riservate al personale sanitario delle Asst e degli Irccs. Le abitazioni destinate all'housing universitario per contrastare il caro affitti sono 192, che si aggiungono ai 1286 posti letto a disposizione a Milano tra alloggi e studentati già presenti da qualche anno. Oltre 500 unità tra Bergamo, Varese e soprattutto Milano, sono a disposizione degli operatori di Polizia, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco, della Polizia penitenziaria e della Guardia di Finanza. "Abbiamo colto appieno tutti gli incentivi fiscali per l'efficientamento energetico degli alloggi - prosegue Franco - con interventi per 320 milioni di euro su circa 450 fabbricati con un contributo regionale di 30 milioni di euro. Tutti gli inquilini non morosi vedranno ridursi sensibilmente la bolletta".

IL TERZO SETTORE E LE ASSOCIAZIONI

Un ultimo bando ha riguardato il terzo settore e il mondo sportivo, con l'obiettivo di promuovere la rigenerazione dei quartieri anche grazie alla presenza di associazioni attive nel sociale o nello sport che possono rappresentare un punto di riferimento per i giovani. Un esempio recente riguarda la Fisi, ossia la Federazione Italiana Sport Invernali, che potrà utilizzare uno stabile in un quartiere Aler: "Si tratta di una realtà che ci collega anche alle Olimpiadi di Milano Cortina - osserva Franco -. Sarà un presidio sociale molto importante, che resterà attivo anche in orari serali".

AFFITTI SOSTENIBILI

Con uno specifico bando di housing sociale, che si lega sempre al mix abitativo, la Regione ha investito sul territorio oltre 18 milioni di euro per mettere a disposizione circa 500 abitazioni. L'obiettivo è quello di offrire alloggi con costi di locazione sostenibili, ma anche recuperare e valorizzare il patrimonio abitativo, rendendolo nuovamente disponibile in affitto. Una delle novità riguarda l'intenzione da parte della Regione di arrivare, entro fine anno, a strutturare una nuova iniziativa rivolta ai più giovani. "Stiamo ragionando con Finlombarda - fa sapere Franco - per sostenere i giovani nell'acquisto della prima casa, anche affiancando la misura messa in campo dal governo".

PIANO ANTI ABUSIVI

Da poco più di un anno, Franco ha promosso anche un piano anti-abusivi, introducendo la vigilanza armata nei quartieri Aler di Milano con servizi di pattugliamento nei cortili, nelle scale, nelle cantine e in tutti gli spazi comuni, sette giorni su sette. Anche la videosorveglianza è stata potenziata, con i vigilantes che possono controllare in diretta le telecamere quando non sono impegnati con le ronde. Durante i primi dieci mesi di sperimentazione, per esempio, nel fabbricato di via Zamagna non si sono verificate occupazioni e altri riscontri positivi si trovano anche al Gratosoglio o al Corvetto. Cresce anche il numero degli sgomberi, grazie al nucleo anti abusivi che collabora con la Prefettura.

Il piano è stato esteso anche alle altre province con una dotazione totale di tre milioni di euro: "Così facendo - conclude Franco - stiamo azzerando le occupazioni. Dal mio arrivo in assessorato sono diminuite del 19 percento e, d'altra parte, sono raddoppiate le assegnazioni".

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