I numeri parlano di un suicidio al giorno. Ma i numeri sono freddi e non rendono tutto il dolore e il dramma delle vite spezzate dalla crisi economica che dal 2008, da quando la bolla immobiliare ha fatto collassare gli Stati Uniti, stringe nella morsa il Vecchio Continente. La Grecia ha evitato il default in extremis. Adesso, però, i mercati parlano di una nuova ondata di instabilità dettata dalla sfiducia nei confronti della Spagna. L'altalena rincomincia e i sintomi di ripresa sembrano ancora lontani.
"Ci battiamo ogni giorno per continuare a evitare un drammatico destino come quello della Grecia", ha promesso il presidente del Consiglio Mario Monti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi. Sul tavolo del premier le misure per rilanciare l'economia italiana, in parlamento la riforma del mercato del lavoro. Eppure la situazione non è ancora migliorata. Le cronache riportano le storie di decine di imprenditori che strozzati dai debiti decidono di gettare la spugna, di farla finita, di togliersi la vita. "Le cifre di questi giorni - ha commentato Monti - danno il bilancio della devastazione che la crisi ha portato alla Grecia, anche là molto più che in Italia per gravissimi errori di condotte del passato".
Proprio a causa della crisi economica dall'inizio del 2012 in Italia ci sono stati già oltre 25 suicidi di imprenditori. Nella ricerca pubblicata settimana scorsa dalla Cgia di Mestre, i dati drammatici sono limitati ai titolari di impresa. Non esiste, infatti, alcuna ricerca nazionale che consideri il fenomeno tra i disoccupati, i precari e chi negli ultimi anni ha perso il lavoro o hanno visto drasticamente ridotto il loro salario dalla cassa integrazione. E, proprio oggi, Monti ha parlato delle conseguenze più drammatiche di questa crisi e di quelle vite che "si chiudono nella disperazione".
"Ci sono stati tagli enormi nel numero dei dipendenti pubblici, negli ultimi due anni, ci sono stati 1725 suicidi - ha spiegato il presidente del Consiglio - questo è quello che in Italia cerchiamo di invertire per non precipitare in quel precipizio".
A questo punto, per Monti, è necessario "investire nel capitale umano e nella qualità delle relazioni tra le persone" contrastando "la corruzione, il lavoro nero e l’evasione fiscale". Anche da qui passano infatti la crescita, la competitività e la speranza tra i giovani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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