Si sa che Matteo Renzi e la moglie Agnese si vestono da Ermanno Scervino e che il neo presidente del Consiglio si fa fare i Rifle con le iniziali da Sandro Fratini, ma le sue ministre? C'è chi ha osato, chi ha preferito lo stile classico e chi probabilmente ha meditato ore e ore davanti alla cabina armadio e, alla fine, ha fatto la scelta... sbagliata. Come ci si veste per diventare ministro della Repubblica e per giurare davanti al capo dello Stato e davanti a decine di telecamere e fotografi? Non è certo facile. Ecco come hanno risolto il dilemma le otto donne del governo Renzi: ecco chi viene promossa e chi bocciata.
BOSCHI IN BLU ELETTRICO: ELEGANTE
È la più giovane (ha 33 anni) e la più elegante insieme con la collega allo Sviluppo economico Federica Giudi. Dopo quel tragico paio di scarpe che alla Leopolda le valsero l'irritante nomignolo di «giaguara», il neo ministro alle Riforme e ai rapporti con il Parlamento indossa un paio di strepitose decolleté con plateau color carne. Anche il tailleur pantaloni blu Klein è cromaticamente perfetto: una tinta di gran moda e molto donante ai suoi bellissimi occhi chiari. L'ex ragazza di Montevarchi, che Berlusconi definì troppo bella per essere comunista, indossa poi una blusa bianca che le illumina il viso. Niente gioielli tranne un piccolo paio di orecchini e un anellino che non ha certo l'aria del pegno d'amore.
MADIA BOTTICELLIANA: SEDUCENTE
A lei le calze velate nere stanno benissimo perché indossa delle semplici ballerine e le sue lunghe gambe sono rimaste sottili nonostante sia in avanzato stato di gravidanza. Per essere perfetto il vestito in morbido jersey nero avrebbe dovuto esser più lungo di quattro centimetri. In compenso il taglio sotto il seno che mette in risalto la dolce curva del pancione e l'ampio scollo enfatizzato dalla bella acconciatura rinascimentale ci sembrano una mossa da maestra della seduzione. Del resto il neo ministro alla Semplificazione e alla Pubblica amministrazione ha a suo attivo oltre alla ben nota storia con il figlio del presidente Giorgio Napolitano, Giulio, anche un nomignolo molto impegnativo: vergine botticelliana.
GUIDI BIONDO FRAGOLA: PERFETTA
Classica ma senza difetti con il solido tailleur in tessuto maschile dall'inconfondibile fantasia a occhio di pernice. Giuste le calze opache e nere che slanciano la gamba e fanno un tutt'uno con la maglia dallo scollo a barchetta. Magnifiche le scarpe modello «Belle Vivier» con piccolo tacco e grande fibbia d'argento. Perfetta il taglio di capelli per non parlare della tinta: biondo fragola con radice volutamente più scura come le sopracciglia. Troppo rosso invece il fard, ma per lo meno il neo ministro allo Sviluppo economico ha fatto la fatica di truccarsi. Magnifico, infine, l'anello di brillanti, ma visto che indossa un orologio d'oro giallo e che possiede fantastici gioielli, al posto suo avremmo scelto qualcosa di più spiritoso.
MOGHERINI COLOR SALMONE: IMPROBABILE
Bellissimi i pantaloni di linea morbida e divertente la giacchetta color salmone portata a pelle. Insieme però non vanno: creano quella disgraziata proporzione ammissibile solo sul signor Bonaventura di buona memoria. Tragiche le scarpe, probabilmente si tratta di ankle boots (leggi stivaletti a tronchetto) con tacco quadrato e fibbia laterale. Indecifrabile la collana mentre è praticamente slavato il viso sotto all'impeccabile caschetto biondo. Alla neo ministra degli Affari esteri consigliamo piuttosto il cosiddetto «smokey eyes», cioè gli occhi neri e pesti da cattivona in accordo con quel che dice il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che l'ha scelta per un compito non facile, di lei: «È tosta e spigolosa».
LORENZIN: INAPPUNTABILE
Inappuntabile. Nasconde i fianchi non precisamente da bajadera sotto a una bella giacca azzurra con l'allacciatura asimmetrica e quella magica lunghezza (probabilmente inventata da Armani) che sotto ti permette d'indossare qualunque cosa. La due volte ministro alla Salute ha il buon senso di scegliere dei pantaloni neri tagliati benissimo e una blusa bianca che le illumina il viso anche per via del doppio filo di perle. Non porta le calze come consigliano (anzi ordinano) gli stilisti soprattutto d'inverno e con le scarpe a tacco alto. Speriamo conosca il trucco per non ritrovarsi i piedi pieni di vesciche: un bel massaggio con la vaselina oppure con il silicone che si usa per fissare i capelli.
LANZETTA: DISASTROSA
Un vero disastro, tutto da rifare. Il vestito nero di Maria Carmela Lanzetta è troppo largo e corto: scopre le ginocchia che già non sono belle e per di più risultano malamente incorniciate dagli stivali. Come se tutto questo non bastasse, sopra ministro agli Affari regionali appena nominato indossa un paltò in tessuto stuoia marroncino ammissibile solo con pantaloni e pullover a collo alto color panna. Le sue ben note e coraggiose battaglie condotte contro la 'ndrangheta ce la rendono immensamente simpatica, ma se sei calabrese come lo sono gli stilisti Gianni e Donatella Versace hai il dovere di educare il tuo gusto al bello, al giusto e al vero della Magna Grecia.
GIANNINI: IMPERFETTA
Il classico vestito nero da cerimonia con giro di perle d'ordinanza sarebbe perfetto per l'occasione e per l'età del nuovo ministro all'Istruzione: Stefania Giannini ha 54 anni portati piuttosto bene nel fisico asciutto mentre invece il viso avrebbe bisogno come minimo di un filo di trucco. Purtroppo però l'abito scelto per il giuramento al Quirinale è un po' troppo aderente, si arrampica facendo difetto sulla parte superiore del corpo della signora e lasciando malauguratamente scoperte le ginocchia che, com'è noto, sono un punto debole per quasi tutte le donne. Tragiche invece le calze velate nere abbinate al tacco a spillo: fanno subito professoressa che vuole darsi un tono da sciantosa.
PINOTTI: DA RIVEDERE
Molto modaiola l'idea di appaiare una giacca classica, con i revers di raso tipo smoking, ai jeans. Peccato che quelli del neo ministro alla Difesa siano tagliati male o comunque non siano stati regolati a dovere sull'altezza della signora. Non male la blusa grigia scollata a «v» anche se quel colore non dona a una donna di 52 anni che non deve aver mai fatto le salutari punture di vitamine nelle pieghe del collo.
Troppo piccola la spilla mentre gli orecchini in perle e brillanti sono perfetti. Nel complesso le suggeriremmo di copiare lo stile di Olivia Pope, ovvero la protagonista femminile del serial televisivo Scandal: aspetto curato oltre ogni dire e più tosta di qualsiasi marine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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