Da Proust ad Agassi: ecco cosa leggono gli onorevoli al mare

RomaLa vacanza per un parlamentare inizia nel momento in cui mette in valigia i libri dell'estate. Non si tratta, infatti, della solita valigia del pendolare della politica (quella appesantita soltanto dai faldoni dei disegni di legge). Nella borsa che accompagnerà il deputato in ferie c'è infatti posto per quei volumi che si sono coccolati per tanto tempo in attesa del momento adatto per essere affrontati. E che promettono al deputato (o senatore) leggerezza ed evasione. «Soprattutto i titoli devono assolvere alla funzione di assecondare la curiosità del lettore» puntualizza Daniele Capezzone che ha messo in valigia The counterlife di Philip Roth. «È l'unico titolo che mi manca dell'autore americano» confessa il portavoce del Pdl. Capezzone ha messo in valigia anche la biografia dell'ex primo ministro canadese Pierre Trudeau. Libri rigorosamente in lingua originale, per l'ex esponente radicale che completa il suo bagaglio con l'ultimo romanzo di Walter Siti (Resistere non serve a niente).
Chi si è già svagato e ha finito la scorta preparata prima di partire è Silvio Sircana (Pd). «Mi ero portato in vacanza quattro titoli - ricorda l'ex portavoce di Romano Prodi - ma li ho già finiti. Ora dovrò ripiegare sul Pirandello di mio figlio». Tra i libri divorati da Sircana in pochi giorni l'intenso Il senso di una fine dell'inglese Julian Barnes (romanzo che ha appena vinto il prestigioso Man Booker Prize), il Somerset Maugham delle Storie ciniche e i libri di aforismi di Henri Michaux e Thomas Bernard. Il suo compagno di partito Roberto Giachetti si è portato in vacanza la biografia di Andre Agassi (pubblicata con grande successo da Einaudi l'anno passato) e la silloge completa delle poesie della premio Nobel polacca Szymborska, pubblicata da Adelphi (La gioia di scrivere).
Per le ferie estive della parlamentare dell'Udc Paola Binetti è pronto un tris estremamente eterogeneo. Il primo titolo è un romanzo storico: Il Novecento di Fanny Kaufmann (Passigli), nel quale l'autrice di origine russa Fanny Cavaliere racconta le vicende della sua famiglia dalla cacciata degli zar fino alla caduta del Muro, passando per i progrom nazisti e stalinisti. «Me lo ha regalato il collega Pierluigi Mantini - spiega la Binetti -. La Cavaliere è sua moglie». Il secondo libro è anch'esso un regalo («di un collega calabrese»). Si tratta dell'ultima biografia di Natuzza Evolo pubblicata da Mondadori. «Il carattere di questa donna e la sua fortissima spiritualità hanno inciso profondamente anche sulla vita collettiva - ricorda la Binetti -. Per questo il suo esempio mi ha molto colpito». Le ferie dal Palazzo non sono sempre sinonimo di svago assoluto. Fabrizio Cicchitto, ad esempio, sfrutta i pochi giorni di libertà per portarsi avanti con il lavoro. «Sto scrivendo un libro sulla Democrazia cristiana - spiega -. Al momento sono alle prese con un libro di Piero Craveri su De Gasperi». Per gli ancor più rari momenti di svago tiene sul comodino il terzo e il quarto volume della Recherche di Proust.
Anche la lettura estiva di Maria Antonietta Farina Coscione ha indirettamente a che fare con il suo lavoro. «Sto leggendo Scienza e sentimento di Antonio Pascale - spiega la deputata radicale - perché offre un originale punto di vista sul rapporto tra scienza e media e sulla discussione sulla bioetica di questi ultimi anni». Fuori dagli schemi le letture di Domenico Scilipoti (del Movimento di responsabilità nazionale), che affida il suo tempo libero al Tao della fisica (Adelphi) e «in genere a tutti i libri di Fritjof Capra». Il leghista Raffaele Volpi sta leggendo I moribondi del Palazzo Carignano. «L'ha scritto Ferdinando Petruccelli della Gattina - spiega il leghista -. Deputato al primo parlamento del Regno d'Italia. E il suo racconto fa capire che anche allora avevano qualche problemino con una casta prevaricatrice». Va sul sicuro Giuseppe Valditara, senatore di Futuro e libertà. Sotto l'ombrellone si è portato Eric Hobsbawm (Il trionfo della borghesia)e Jean Jacques Rousseau (Origine della disuguaglianza).

Fedele al suo temperamento battagliero, il deputato del Pdl Maurizio Bianconi si diletta con le gesta dei personaggi nati dalla penna di Simon Scurrow. «Ora mi sto dilettando con Il gladiatore, un romanzo storico ambientato nell'antica Roma. Appena finito affronterò Il signore delle pianure. La stirpe di Gengis Khan di Iggulden Conn».

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