Rifondazione comunista riparte da Perugia, dal nono congresso della sua storia. Il terzo consecutivo fuori dal Parlamento. Ma Paolo Ferrero è ancora là, in prima linea. Anche i comunisti però non sono più quelli di una volta. Non solo tutta patrimoniale, No-Tav e no F-35. Ai soliti cavalli di battaglia, la falce e martello 2.0 aggiunge una sfilza di temi inediti: uscire dall'euro, rompere coi trattati Ue, mandare a casa governo e Parlamento, Napolitano garante solo dei poteri forti, il Pd è come la destra e meglio Grillo di altri.
Segretario Ferrero, che cosa le è successo?
«Perché cosa ho detto?».
Partiamo dall'euro.
«Guardi che noi lo diciamo da sempre. Le ricordo che Rifondazione è stato l'unico partito che nel 1992 votò contro il trattato di Maastricht».
Mi vuol dire che ora anche i comunisti sono stufi della moneta unica?
«Diciamo semplicemente che questa Unione europea è l'esatto contrario dell'idea di Europa che aveva Altiero Spinelli perché rappresenta la distruzione dei popoli e l'euro fa parte di questo disastro».
Quindi cosa farebbe?
«Dobbiamo iniziare a disobbedire ai trattati a partire dal fiscal compact. Smettere di obbedire alla Merkel e praticare una politica basata sulla centralità dell'occupazione».
Tornerebbe alla lira?
«C'è un passo intermedio prima di sganciare la bomba atomica. Non applicare più i trattati può portare anche al ritorno alla lira, ma sono convinto che la moneta unica si dissolverà da sola».
Non ce lo vedo Letta contro la Merkel.
«Letta deve andare a casa subito e la sentenza della Consulta deve essere messa in pratica».
Cioè?
«Il Parlamento è delegittimato perché eletto con una legge incostituzionale. Devono fare tutti le valigie».
Quando tornerebbe al voto?
«Mettiamola così, se Letta oggi pomeriggio rassegnasse le dimissioni, si potrebbe votare dopo Natale».
E Napolitano?
«Durante il suo primo mandato è stato il garante della Costituzione, oggi è solo il garante dei poteri forti».
Voterà alle primarie?
«Neanche per sogno. Sono tutti e tre uguali».
Non mi dica che anche Vendola le sta sulle scatole?
«Lui deve smettere di inseguire col cappello in mano il Pd e Renzi. Gli chiediamo di costruire con noi una vera sinistra europea».
La storia fra Rifondazione e Pd è finita?
«Il Pd non ha più niente a che vedere con la sinistra, come pure questo governo, che fa una politica di destra. Sono tutti uguali, Pd e Forza Italia sono la stessa cosa».
Lo sa che dice le stesse cose di Grillo?
«Sono meglio le cose che dice lui di quelle che dicono tanti altri. Però lui è un liberale che parla fortissimo, io uno di sinistra».
L'avevo intuito, forse l'unico rimasto.
«Non sono l'unico. Il fatto è che veniamo censurati dai media.
Forse perché hanno ancora paura che mangiate i bambini.
«Ecco perché ci mandano in onda quando i bambini sono già a letto».
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