Putin a Roma con undici ministri. L'incontro con Papa Francesco

Il presidente russo in Italia per rinsaldare i forti legami commerciali, ma non solo. A Papa Francesco Putin si propone difensore dei cristiani in Medio Oriente

Putin a Roma con undici ministri. L'incontro con Papa Francesco

Il presidente russo Vladimir Putin oggi è a Roma insieme a una folta compagine di ministri (undici in tutto), tra cui quello degli esteri, Serghiei Lavrov, e della difesa Serghiei Shoigu. Nel pomeriggio l'incontro con Papa FRancesco e il segretario di Stato Pietro Parolin. Putin si propone come difensore dei cristiani in Medio Oriente. Il Santo Padre, che alla vigilia del G20 a San Pietroburgo, lo scorso settembre, aveva scritto a Putin, riconosce il ruolo di Mosca sulla scena mondiale e il suo importante contributo per la soluzione dei conflitti. Nella sua visita in Italia capo del Cremlino porta con sé undici ministri: prevista la firma di sette accordi istituzionali e una ventina di accordi commerciali (l’Italia è il quinto partner commerciale della Federazione russa, il secondo in Europa dopo la Germania). Il vertice Italia-Russia si svolge in concomitanza con un Forum economico cui parteciperanno imprenditori e ad delle principali aziende dei due Paesi.

Faccia a faccia tra il Papa e Putin

L'incontro in Vaticano tra Putin e Papa Francesco segue la lettera che il Pontefice scrisse ai primi di settembre allo stesso Putin in quanto presidente del G20 di Pietroburgo: tramite lui Bergoglio, proprio alla vigilia della giornata di preghiera e digiuno proclamata per la pace in Siria, faceva appello ai grandi della terra a "trovare una soluzione che evitasse l’inutile massacro a cui stiamo assistendo". E il messaggio del Papa non è rimasto inascoltato, tanto che l’intervento armato voluto da Obama - grazie anche alle aperture di Assad sulla rinuncia all’arsenale chimico - è stato al momento bloccato. Non è la prima visita di Putin in Vaticano: il presidente russo fu ricevuto da Giovanni Paolo II nel 2000 e nel 2003, e da Benedetto XVI nel 2007.

Il leader russo e il Pontefice hanno parlato dell'"urgenza di far cessare le violenze e di recare l’assistenza umanitaria

538em;">necessaria alla popolazione" in Siria, come anche di "una soluzione pacifica del conflitto, che privilegi la via negoziale e coinvolga le varie componenti etniche e religiose".

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