Politica

Quello stereotipo indegno dell'"orientale"

Boccassini: "Ruby aveva una furbizia orientale". La pm cade in errore: il Marocco è in Nord Africa

La protesta di Ruby davanti al tribunale di Milano
La protesta di Ruby davanti al tribunale di Milano

Stride come le unghie sul vetro che nel nostro tempo, nell'ambito di una cultura e di una società che ha fatto del multiculturalismo e della parità fra le etnie e le religioni uno dei suoi credo principali, un pubblico ministero importante come Ilda Boccassini abbia sentito di dover rafforzare i suoi argomenti utilizzando in aula, durante il sacro momento della requisitoria, la vieta immagine dell'orientale furbo, peggio, lo stereotipo della donna orientale astuta che usa l'avvenenza a suo vantaggio spogliandosi di ogni inibizione. Una pindarica escursione nella letteratura, un volo in scenari dannunziani... e anche un pochino di ignoranza, dato che il Marocco non è proprio Oriente, ma solo nel Nord Africa. In più, c'è un certo cinismo quando la Boccassini ironizza sul fatto che la Ruby facesse uso della storia «della povera musulmana scappata da un padre padrone»: senza nessun riferimento alla vita personale di Ruby, che non conosco, in generale questi temi sono invece serissimi, c'è poco da ironizzare, la sofferenza delle donne islamiche per l'oppressione familiare che le perseguita fino all'omicidio, è nota in tutto il mondo.

Gli stereotipi, proprio per la loro comunicatività, per la loro facile digeribilità, non devono mai essere usati, tanto meno in un'aula di tribunale. La giustizia si ammalerebbe di una malattia mortale se gli stereotipi facessero parte del ragionamento giudiziario: quel tipo è cinese, quindi sottile e crudele; quell'altro serbo, oppure croato, quindi forte e feroce; quell'imputato è indiano, quindi, scaltro e imbroglione, l'altro ebreo... e lì, poi, le fantasie sono note. Ci mancherebbe altro o che alla Boccassini si appiccicasse un mandolino e una pizza al pomodoro perché è napoletana. Stiamo lontano da tutto ciò, non è degno dell'Italia. Che adesso certamente mostrerà la sua equanimità, ora che i pregiudizi si presentano a sinistra come a destra.

Mi aspetto una valanga di comunicati da intellettuali e politici di ogni parte politica. O no?

Commenti