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Via libera alle nomine Rai: ecco i nuovi direttori delle testate

Il Consiglio di amministrazione Rai ha dato l'ok alle nomine per le direzioni giornalistiche proposte dall'ad Roberto Sergio. Ronzulli: "Sapranno coniugare imparzialità e diritto di cronaca"

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Non erano previste sorprese e infatti non sono arrivati colpi di scena. Le indiscrezioni della vigilia sono state confermate e così, in seguito alla presentazione dei curricula, è arrivata l'ufficialità per quanto riguarda i nuovi direttori di testata. Il Consiglio di amministrazione Rai ha dato il via libera, con un voto a maggioranza, al pacchetto di nomine a direzioni di testate e generi proposto dal nuovo amministratore delegato Roberto Sergio.

Rai, i nuovi direttori di testata

Prende così forma l'area dei nuovi direttori di testata. Alla direzione del Tg1 va Gianmarco Chiocci; per il Tg2 c'è Antonio Preziosi; per Mario Orfeo c'è la conferma al Tg3. L'ok da parte del Cda della Rai prevede anche l'arrivo di Francesco Pionati al Gr e di Jacopo Volpi a RaiSport.

Stando a quanto appreso e riferito dall'Ansa, il Consiglio di amministrazione è uscito spaccato dal voto. In particolare sulle nomine di Gian Marco Chiocci al Tg1 e Antonio Preziosi al Tg2 si sarebbe registrato il voto contrario del presidente Marinella Soldi e dei consiglieri Francesca Bria e Riccardo Laganà. Invece Alessandro Di Majo si sarebbe astenuto. I voti favorevoli sarebbero stati dunque tre, sufficienti per il via libera: il semaforo verde è arrivato dall'ad Roberto Sergio e dai consiglieri Simona Agnes e Igor De Biasio.

Le direzioni di genere

Inoltre, riporta l'Adnkronos, l'ad ha comunicato le nomine ai vertici di alcune direzioni di genere. All'Intrattenimento Prime Time va Marcello Ciannamea; all'Intrattenimento Day Time figura Angelo Mellone; per l'Approfondimento c'è Paolo Corsini; per la direzione Cinema e Serie Tv compare Adriano De Maio. Non mancano nomi di spicco: Monica Maggioni alla Direzione Editoriale per l’Offerta informativa; Stefano Coletta alla Distribuzione; Nicola Rao alla direzione Comunicazione.

Per Radio 2 entra Simona Sala. A dirigere l'Ufficio Studi sarà Francesco Giorgino. Seguono Silvia Calandrelli a Rai Cultura, Maria Pia Ammirati a Rai Fiction, Luca Milano a Rai Kids ed Elena Capparelli a RaiPlay e Digitale. Andrea Vianello va a dirigere la Tv di San Marino. Quanto ai vertici di Rai Com, l'amministratore delegato sarà Sergio Santo e Claudia Mazzola il presidente. Per Rai Cinema spuntano le conferme: Paolo Del Brocco ad e Nicola Claudio presidente.

Le reazioni politiche

Non sono tardate ad arrivare le reazioni politiche di fronte al nuovo corso Rai. Per Licia Ronzulli, presidente dei senatori di Forza Italia, i direttori appena nominati alla guida delle testate giornalistiche "sapranno coniugare imparzialità e diritto di cronaca, al servizio dei cittadini e dei telespettatori che meritano un servizio pubblico all'altezza delle loro aspettative". L'esponente azzurra si è detta certa che Chiocci, Preziosi e Orfeo faranno "un ottimo lavoro con la loro grande professionalità".

I complimenti e gli auguri di buon lavoro sono arrivati anche da Gianluca Caramanna. Il deputato di Fratelli d'Italia ha sottolineato che il compito dei nuovi direttori di testate e generi sarà quello di "dare nuova linfa e un nuovo corso alla Rai" e ha garantito che la commissione di vigilanza (di cui fa parte) monitorerà che il pluralismo sia garantito "nella principale azienda culturale italiana".

Non l'ha presa bene il Partito democratico che, per bocca di Sandro Ruotolo e Stefano Graziano, ha espresso la totale disapprovazione: "Nella Rai del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non c'è posto per le donne e non c'è posto per il pluralismo. La lenzuolata di nomine appena varata dal consiglio d'amministrazione della Rai, con astensioni e voti contrari, è un pessimo segnale per il servizio pubblico. Un monocolore dove vince il punto di vista della maggioranza di governo".

Per la senatrice Michaela Biancofiore i neodirettori delle testate giornalistiche nominati oggi dal Cda Rai sono "professionisti di alto profilo che garantiranno di certo un autentico pluralismo del servizio pubblico, improntato alla qualità dell'informazione".

"È questa la svolta che ci si aspettava dai nuovi amministratori e la risposta si muove nella direzione auspicata", ha aggiunto il presidente del gruppo Civici d'Italia, Noi Moderati, Maie.

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