RomaI mitici 80 euro di bonus nelle buste paga non avranno effetti visibili sulla crescita di quest'anno. Lo dice la Commissione Ue nelle previsioni economiche di primavera rese note ieri. L'eventuale effetto positivo si avrà nel lungo termine, «solo se lo sgravio sarà finanziato razionalizzando la spesa pubblica». Ma né la Commissione né gli italiani - e meno di tutti il governo - sanno che cosa succederà agli 80 euro nel 2015. Per finanziare questa misura, Renzi e Padoan dovranno trovare 10 miliardi di euro nella legge di stabilità autunnale; se poi si considerano le altre spese indifferibili, i miliardi da trovare salgono fra i 15 e i 20. Tutti finanziabili con la spending review? Difficile. La manovra autunnale sarà quindi più pesante delle aspettative.
E così, le previsioni di crescita 2014 della Commissione restano, per l'Italia, alla metà della media europea: lo 0,6%, contro l'1,2% dell'Ue. Picco negativo per la disoccupazione, al 12,8% contro il 12,6% stimato solo tre mesi fa.
RECORD PER IL DEBITO PUBBLICO: 135,2% DEL PILL'Europa boccia gli 80 euro e «taglia» le previsioni di crescita di Padoan
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