Redditi, il sottosegretario mette in fila tutti i ministri

Pubblicati sui siti internet gli elenchi patrimoniali dei membri di governo. Il più ricco è Patroni Griffi (331mila euro)

Redditi, il sottosegretario mette in fila tutti i ministri

Roma - Qualcuno ha aspettato quasi le ultime ore, rischiando così la sanzione fino a diecimila euro per mancato adempimento. Alla fine tutti i ministri hanno fatto pubblicare online i loro redditi. Era un dovere per legge: un'eredità del governo Monti, decisa dall'allora ministro della Funzione Pubblica (ora sottosegretario alla presidenza del consiglio) Filippo Patroni Griffi. L'operazione, denominata «trasparenza totale», impone che le amministrazioni dello Stato informino i cittadini su ogni passaggio di denaro pubblico. Il termine scadeva oggi, e ieri sera sul sito di palazzo Chigi non comparivano le situazioni patrimoniali di tutti. Per alcuni ministri si indicava che tutti i dati sono reperibili nei siti di riferimento dei ministeri. Patroni Griffi ha dato l'esempio, pubblicando addirittura la dichiarazione dei redditi di quattro fratelli, della mamma e dei due figli. Anche Enrico Letta non ha aspettato l'ultimo minuto per aggiornare i cittadini sui suoi redditi (imponibile di 123.893 euro): il premier pubblica il proprio Cud, ma lascia la scheda patrimoniale a «zero» per ogni voce. Non c'è traccia di casa e automobile, ma nel suo caso la moglie non ha dato il consenso alla pubblicazione dei dati. È legittimo: i familiari potevano far pervenire una non autorizzazione. Tutti i dati si riferiscono alla dichiarazione dei redditi del 2012. Il record dello zelo va al ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, che pubblica i redditi di ben quindici parenti.

Alla fine si scopre che la più ricca tra i ministri è Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia, e ex titolare dell'Interno nel governo Monti, con 319.170 euro. Il paperone della squadra di governo, calcolando anche i vice, è invece è il sottosegretario Patroni Griffi, il già citato papà della legge della super trasparenza, con 331.627 euro. Seguono Cancellieri Enrico Giovannini (297.729 euro) e Maurizio Lupi (282.499). Letta è solo a metà classifica, mentre dichiara un imponibile doppio l'amico e ministro dei Rapporti con il parlamento Dario Franceschini. Ministro, ma anche avvocato e scrittore. Anche grazie a queste ultime due attività, pur avendo sulle spalle un muto da pagare fino al 2030, Franceschini dichiara per il 2012 più di 187mila euro. Nella scheda inserisce anche i dati delle figlie, della mamma e della sorella, oltre a segnalare la proprietà di una Bmw da amatore del '79. Giampiero D'Alia pubblica i patrimoni anche del padre da poco defunto, di fratelli, mamma, moglie e figlio che frequenta le scuole medie. La più povera è il ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, con 38.

538 euro. Tra le curiosità: la casa a Parigi di Gaetano Quagliariello, una quota di un terreno in Messico in comproprietà con il padre di Andrea Orlando; i 23 fabbricati (appartamenti, box, magazzini) di Annamaria Cancellieri.

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