Chi è Renzo Testolin, presidente confermato della Valle d'Aosta

Renzo Testolin, in carica dal 2023, è stato confermato presidente della Valle d'Aosta con il voto favorevole di Forza Italia che entra in maggioranza al posto del Pd

Chi è Renzo Testolin, presidente confermato della Valle d'Aosta
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Renzo Testolin è stato confermato presidente della Valle d'Aosta. L'esponente dell'Union Valdôtaine, che guida la Regione dal marzo 2023, è stato eletto oggi con 21 voti su 35 dopo essere risultato con 3.808 preferenze il candidato più votato alle elezioni dello scorso 28 settembre.

La grande novità rispetto alla legislatura precedente è l'ingresso di Forza Italia in maggioranza al posto del Pd. Gli azzurri, ora, fanno parte della coalizione di governo a trazione autonomista a cui aderiscono anche Azione, la Stella Alpina e Rassemblement valdôtain. Fratelli d'Italia e Lega, invece, restano all'opposizione. Testolin, consulente finanziario di 57 anni, ha presentato un programma basato essenzialmente sul tema della sostenibilità. "La nostra autonomia deve essere interpretata concretamente in una visione dinamica, con l'esercizio deciso delle nostre competenze e la difesa della nostra identità, affinché possa essere rinvigorito lo spirito di orgoglio e di appartenenza alla comunità, negli anni un po' venuto meno", ha detto Testolin che, poi, ha aggiunto: "Necessario a tal fine sarà consolidare il confronto trasparente e leale con il Governo nazionale". Chiusa la stagione dell'autonomismo valdostano in salsa progressista, ora il neorieletto presidente della Valle d'Aosta con questa apertura a Forza Italia cerca un dialogo con il governo nazionale di centrodestra, finora rimasto distante politicamente.

Solo due giorni fa Maurizio Gasparri, capogruppo dei senatori di Forza Italia e responsabile degli enti locali, e Joel Farcoz, presidente dell'Union valdôtaine, hanno chiuso un "accordo politico programmatico" che prevede una "collaborazione" su alcuni

dossier cruciali per la Regione: il rinnovo delle concessioni idroelettriche alla società regionale Cva, la riforma dello Statuto speciale e l'approvazione di una norma per la rappresentanza valdostana al Parlamento Europeo.

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