Monti non abbassa le tasse

Il presidente del Consiglio si affretta a smentire le indiscrezioni circolate su possibili tagli all'Irpef: "I mercati non lo consentono"

Monti non abbassa le tasse

Accorpare le festività per far crescere il pil. La proposta era partita dai sottosegretari Catricalà e Polillo, ma è naufragata nel mare ferragostano. Già il 21 luglio il Consiglio dei ministri aveva bocciato l'idea di ridurre le giornate festive per aumentare la produttività degli italiani, ma a scrivere la parola fine è oggi Piero Gnudi.

Il ministro del Turismo, ai microfoni di Radio Anch'io, ha infatti ribadito che "l'idea di un accorpamento delle festività è un capitolo chiuso da parte del governo, perché è un tema che va a toccare i sentimenti profondi e radicati del nostro Paese: non lo si può maneggiare solamente come un'astrazione del Pil". Un mese fa, del resto, la stessa Ragioneria di Stato aveva detto che un'iniziativa simile dà alcuna garanzia di risparmio o di maggiori entrate.

Intanto, sul fronte della pressione fiscale, il presidente del Consiglio Mario Monti fa sapere che il governo non ha attualmente allo studio un provvedimento per il taglio dell'Irpef. La riduzione delle tasse, dunque, è ancora un obiettivo lontano. Monti spegne così, in una nota, alcune ipotesi giornalistiche circolate su un possibile taglio dell’Irpef.

"Il carico fiscale sulle persone fisiche e sulle imprese in Italia è senz’altro eccessivo, ma in questo momento l’attenzione per il riequilibrio della finanza pubblica non può essere allentata". La musica non cambia. Le tasse sono troppo alte ma continueranno a restare alte.

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