Una domenica sotto assedio incendi in mezza Italia. Colpito il sud e le isole maggiori, ma la situazione più drammatica si è registrata a San Teodoro, sulla costa orientale della Sardegna, con quattro ustionati tra le forze in campo e circa 500 persone evacuate da villaggi e alberghi. Trentatré in tutta Italia i roghi che hanno tenuto impegnati i Canadair e gli elicotteri della flotta anti-incendio boschivo. Il più grave appunto in Gallura: per fermare le fiamme anche quattro Canadair e quattro velivoli regionali. A terra Forestale, Vigili del Fuoco e Protezione civile, quattro addetti dei quali sono stati investiti dalla lingua di fuoco e ricoverati in codice rosso all'ospedale. L'incendio è divampato pare per cause di natura dolosa, e le fiamme sono state «aiutate» dal forte vento di maestrale, che in Gallura soffia oltre i 40 chilometri orari. Problemi anche nel Sud dell'isola.
Nel resto d'Italia, da registrare il rogo, spento dopo tre giorni, che ha devastato la vegetazione alle pendici di monte Cuccio alla periferia di Palermo, dove il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, ha annunciato vincoli di edificabilità per 15 anni sulle aree di sua competenza. Sempre in Sicilia, a Lipari, in località San Calogero, vicino lo stabilimento termale, sono andati distrutti alberi d'ulivo centenari. E nel Trapanese colpita una vasta area demaniale a monte Inici, in territorio di Castellammare del Golfo. Sul posto 4 Canadair e un elicottero, oltre a 50 uomini del servizio antincendio della forestale. Roghi molto significativi anche nell'area del Gargano e nel Beneventano.
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