Angelino Alfano considera "una grande ipocrisia quella del rimpasto perché tutti lo vogliono ma nessuno lo dice perché sarebbe antiestetico ammetterlo". In un'intervista a Radio Anch'io il vicepremier osserva che "le spinte (per un cambiamento nella squadra di governo, ndr) ci sono, Letta dovrebbe rientrare oggi dal Messico e dovrà assumersi l’onere di trovare una composizione". Ma, rilancia Alfano, "la questione principale è nel Pd che deve decidere se riconoscono Letta come presidente del Consiglio Pd e allora aiutarlo, se no facciano una proposta alternativa al Paese". Alfano osserva comunque che "siamo ampiamente sottodimensionati e quando porranno il problema delle sedie ce lo porremo senza ansie ma priorità è il lavoro italiani non le sedie".
Il vicepremier avverte anche Renzi: "Fin dal primo momento il Ncd è stato chiaro e netto nel contrapporsi ad alcune idee di sinistra-sinistra che sono venute da Renzi. Non abbiamo alcuna voglia di andare a votare con questa legge elettorale. È chiaro che non ci facciamo dettare l’agenda da nessuno. Per i dettati abbiamo già dato alle elementari. L’arroganza non paga con gli italiani che quando vanno a votare sono sempre pronti a far scappare gli arroganti". Ed esclude ogni ipotesi di staffetta: "Ho letto anche io - prosegue Alfano - di un cambio in corsa a Palazzo Chigi tra Renzi e Letta, senza passare dal via. Tra i ragazzi, ma anche tra i meno giovani, è diffuso il Fantacalcio, molto divertente anche se io preferisco il calcio vero al Fantacalcio che si fa anche nella politica".
La telefonata con Salvatore Ligresti è "del tutto irrilevante dal punto di vista tecnico" e "non ho mai avuto preoccupazioni di essere intercettato perché se anche mi mettessero una
microspia tra un neurone e un altro a caccia di un psicoreato
non troverebbero nulla, perché io non ne facci". La telefonata risale al 2011, ha ricordato Alfano, quindi "se fosse uno yogurt sarebbe ampiamente scaduto".