"Il Pdl non esiste più, dimettetevi tutti": Daniela Santanché veste i panni della rottamatrice e chiede da giorni l'azzeramento del Popolo delle Libertà. "È un mondo finito", ripete, "Pdl va azzerato, chi ha un incarico adesso si deve dimettere a cominciare dal segretario Alfano fino all’ultimo dei coordinatori provinciali. Chi ha più di tre legislature alle spalle non va più candidato in Parlamento, deve sparire."
"Linea sfascista molto chiara. Noi ne abbiamo un’altra. Sono inconciliabili", ribatte il segretario, Angelino Alfano, che risponde Gaetano Quagliarello: "Non sarai solo, saremo tantissimi". Il vicecapogruppo al Senato aveva infatti detto che la Santanché vuole la rottamazione del PdL, la liquidazione di Monti e la costruzione di un soggetto politico di plastica che concorra con Grillo in un’area fondamentalmente anti-sistema. "Con pacata chiarezza, per quel che mi riguarda, è arrivato il momento di affermare la mia personale disponibilità a percorrere la prima strada. Se invece la direzione fosse la seconda, per lealtà e per rispetto nei confronti degli altri e di me stesso mi chiamo fuori".
Dopo Quagliarello, in molti nel Pdl sono saliti sulle barricate contro la pasionaria del partito, che replica: "Io rispetto i giudizi del segretario e amico Angelino Alfano, ma questa volta forse si è confuso se per sfascista intendiamo chi sfascia. Stia attento perché lui ha preso in mano un partito al 22% e ad oggi naviga intorno al 15%. Dopo aver perso fragorosamente le elezioni amministrative".
In serata Silvio Berlusconi, tramite il suo portavoce, Paolo Bonaiuti, ha precisato che "le opinioni espresse dalla signora Santanchè, in un articolo apparso oggi sul Foglio, sono frutto di suoi ragionamenti politici personali e non esprimono affatto" il suo pensiero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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