Il suo padrone è morto due mesi fa, ma lui, il fedele cagnolino, non lo ha mai abbandonato, nemmeno per un giorno. Da mesi si reca quotidianamente al cimitero di Tonara (Nuoro) dove si trovano i resti del suo migliore amico per vegliare sulla tomba. Sono due mesi che va così. Da quando Giuseppe Zucca, 60 anni, una vita di tribolazioni e povertà, se n'è andato ucciso da un infarto, lasciando dietro di sé una casa in rovina e l'affetto incondizionato di undici cani e quattro gatti. Per dovere di cronaca occorre avvisare i lettori che il grosso della truppa è stato adottato dai vicini del rione di Toneri, mentre lui il cuccioletto color miele di cui nessuno conosce il nome e che perciò in paese viene chiamato di conseguenza ha scelto la strada della fedeltà a oltranza, il legame che nutre solo i grandi amori, le vere amicizie e il senso dell'onore. Il bastardino «senza nome» è oramai conosciuto da tutti. La storia di «Senza nome» e della sua fedeltà in eterno, ricorda tanto quella di Hachiko, il cane che, dopo la morte del padrone, per dieci anni ne aspettò il ritorno alla stazione del treno. Giappone, anni Venti. Ne hanno fatto più di un film (l'ultimo con Richard Gere), sono stati scritti dei libri, dedicate piazze e statue. Il bastardino color miele di Tonara magari non avrà mai tanta fama, ma la sua fedeltà è già una favola d'amore.
«Ciascuno di noi dovrebbe imparare questa grande lezione. Senza nome sottolineano gli abitanti di Tonara - ci sta insegnando che neanche la morte può spezzare un legame ». Come sarebbe bello se anche tra gli uomini le cose andassero così.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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