Sars, grave uno dei contagiati francesi Sotto controllo 120 persone a Lille

La «nuova Sars» fa sempre più paura. La seconda persona infetta dal virus in Francia, un uomo di cinquant'anni, è in condizioni gravi: nelle ultime ore è peggiorato, tanto che i medici hanno dovuto ricorrere alla respirazione artificiale. Anche lui, come l'altro malato, un uomo di 65 anni, rimane in prognosi riservata. Entrambi si trovano ricoverati in rianimazione a Lille, nel nord della Francia, dove oltre 120 persone sono sotto controllo: sono tutte state in contatto con uno dei due malati. Si attendono i risultati delle analisi, che dovrebbero arrivare a breve.
Nel giro di poco tempo, i due casi francesi, i soli di infezione da coronavirus, sono diventati entrambi molto gravi. I due uomini sono in isolamento all'ospedale di Lille ed entrambi hanno bisogno dell'aiuto dalle macchine per respirare. Solo le mogli sono autorizzate a fare visita ai due pazienti. Lo stato di salute del primo è «grave, ma stabile». L'uomo era stato ricoverato ad aprile a Valenciennes, poi è stato trasferito a Douai, dopo aver accusato gravi disturbi respiratori una volta rientrato da un viaggio organizzato a Dubai. Ciò che più preoccupa è che dopo diversi giorni ancora «non ci sono segnali di miglioramento». Non si riesce a stabilizzare la condizione del secondo paziente. I medici di Lille sono preoccupati, ma non escludono la guarigione, anche se manca una cura. Il virus - ripetono le autorità sanitarie - è pericoloso, ma il contagio avviene solo con contatto ravvicinato, a meno di un metro. E i due uomini avevano già le difese immunitarie fragili.

Nel frattempo, né i familiari del primo paziente, né i medici e gli infermieri che l'hanno curato (prima che il virus fosse individuato) si sono ammalati. Però il livello di allerta sale in Europa, dove casi precedenti erano già stati registrati in Gran Bretagna e in Germania, sempre su persone che erano state di recente in Medio oriente.

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